È uno Stallman che non risparmia accostamenti da brivido quello che si trova in Spagna per una serie di conferenze, e che concede una lunga intervista a Networkworld : “Sogno di Stalin” e “strumenti da Grande Fratello” sono i forti paragoni che tira fuori per la sua ultima tirata d’orecchi. Stavolta, però, non ce l’ha con il software proprietario, ma anche con i dispositivi cellulari, strumenti di tracciamento che i cittadini volontariamente si mettono addosso .
Per questo, sorprende almeno in parte la dichiarazione del guru del free software, si è sempre rifiutato di averne uno: “Non mi voglio portar dietro un dispositivo di tracciamento che registra in ogni momento dove vado e un dispositivo di sorveglianza che può essere attivato per intercettarmi”. Non sono solo i dispositivi di tecnologia proprietaria a preoccupare Stallman: anche quelli che utilizzano il software open source Adnroid possono essere pericolosi, in quanto dotati di esecuzioni proprietarie che lo bloccano e legano al dispositivo con cui è venduto.
La via da seguire per salvarsi dalla tecnologia è invece sempre la stessa: il free software che permette agli utenti di utilizzare, modificare e distribuire il software come desidera. Permettendo, per esempio, all’utente di escludere in linea teorica anche la possibilità di essere intercettato o pedinato.
Stallman ha quindi portato all’attenzione una delle prime versione di Android senza alcuna parte di software proprietario: si chiama Replicant, e può girare su HTC Dream.
Claudio Tamburrino