Tunisi – “In Tunisia sono sicuramente avanzati rispetto a altri paesi, ma allo stesso tempo debbono ancora fare molta strada”. Così il ministro all’Innovazione Lucio Stanca, in questi giorni impegnato in un “tour” che lo porterà in diversi paesi in via di sviluppo, ha raccontato la Tunisia ai reporter dopo un giorno di visita nel paese.
Stanca ha incontrato Ahmed Friaa, responsabile tecnologico del governo tunisino, per verificare le possibilità di collaborazione tra i due paesi sul tema dell’e-government, sui progetti e le tecnologie per la pubblica amministrazione in rete, con obiettivi di efficienza e trasparenza. Ieri Stanca aveva portato a Tirana, in Albania, un approccio simile condito da un messaggio sulla questione dell’e-government scritto dal premier italiano Silvio Berlusconi.
Il ministro italiano, che ha visitato vicino Tunisi il Polo della comunicazione del paese, ha spiegato che “ci sono spazi di collaborazione per l’e-government, anche perché loro si stanno ponendo come polo per altri paesi. Quindi la prospettiva che il paese offre è interessante”. Rispetto alle strutture tunisine, Stanca ha affermato che “questo è un polo giovane, ed è possibile una collaborazione a livello di imprese italiane, visto il costo del lavoro molto basso e la presenza di spazi. Ad esempio, un call center si può allestire a Palermo, ma nello stesso modo lo si può fare a Tunisi, con le stesse funzionalità e gli stessi servizi a prescindere da dove è localizzato”.
Ma se l’Albania, secondo Stanca, “ha più bisogno di aiuti concreti”, con la Tunisia si deve ragionare su “un livello di partnership e di cooperazione” perché “qui la logica è: lavoriamo insieme, noi trasferiamo la nostra esperienza per sviluppare alcune applicazioni che poi andranno bene a tutto il mondo arabo”.