Stanca: Wi-Fi e WiMax al sud

Stanca: Wi-Fi e WiMax al sud

Il ministro all'Innovazione annuncia la svolta wireless del Governo, per spingere la banda larga laddove oggi non arriva. Ma la legge, come noto, rema contro
Il ministro all'Innovazione annuncia la svolta wireless del Governo, per spingere la banda larga laddove oggi non arriva. Ma la legge, come noto, rema contro


Roma – Banda larga anche in modalità wireless per i piccoli Comuni delle aree svantaggiate del Paese, in particolare quelle del Sud. Così si può sintetizzare la presa di posizione del ministro all’Innovazione Lucio Stanca in materia di Wi-Fi e Wimax espressa nel corso di un convegno ad Ischia.

In un paese dotato di una legge fortemente voluta dalla maggioranza di Governo che nei fatti vieta il Wi-Fi outdoor , come più volte denunciato dai provider , Stanca sembra sostenere che il Governo abbia ora imboccato una strada diversa.

Il Ministro ha infatti spiegato che per l’attuazione dell’ormai celebre Sistema pubblico di connettività (SPC) , destinato a rivoluzionare il lavoro delle amministrazioni di ogni ordine e grado, “stiamo lavorando ad un capitolato di gara, da svolgere con le Regioni, per estendere SPC ai piccoli Comuni delle aree svantaggiate del Sud anche in modalità wireless, con standard Wimax e Wi-Fi”.

Si tratta, dunque, di portare il broad band laddove l’ADSL e le altre tecnologie tradizionalmente non arrivano a causa della bassa densità della popolazione , che non garantisce redditività all’espansione della copertura. Un concetto, questo, espresso in passato anche dall’ex ministro delle TLC Gasparri, lo stesso che ha firmato il decreto che delimita fortemente la diffusione del wi-fi in Italia.

Con l’annuncio di Stanca, dunque, il Governo parrebbe sul punto di dare un nuovo significato ai pesanti investimenti in banda larga nel Meridione: si tratta di 300 milioni di euro già decisi dal CIPE.

“La diffusione e la più ampia utilizzazione della larga banda nel Paese rientra nella strategia di legislatura del Governo per lo sviluppo tecnologico e la competitività del Sistema Italia – ha dichiarato Stanca – Con il sistema privatizzato delle telecomunicazioni non è più possibile ragionare in termini di intervento statale per estendere il servizio universale dalla voce anche alla larga banda, mentre il ruolo delle istituzioni è quello di assicurare una omogenea copertura del territorio con un approccio di neutralità tecnologica”.

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Pubblicato il
9 mag 2005
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