Roma – Il VoIP è un fenomeno in continua evoluzione e la possibilità di telefonare tramite internet, gratuitamente o a basso costo, fa gola a tutti. Il problema è la barriera tecnologica data dal fatto che ciò, almeno per il momento, non è realizzabile tra utenti di operatori VoIP differenti.
Attualmente, infatti, l’utente di un operatore VoIP può effettuare chiamate verso gli operatori tradizionali fissi o mobili oppure con altri utenti del medesimo operatore.
Questo si riflette sia nel cosiddetto ambiente “soft-VoIP”, che è quello che vede protagonisti software e sistemi come Skype , sia in quello “hard-VoIP”, dove sono invece i provider a fornire il servizio attraverso le proprie offerte. Sul lato soft le cose non sono necessariamente così: Skype, infatti, non garantisce un’interoperabilità verso utenti di altri sistemi, ma ci sono sistemi, come ad esempio Gizmo Project , che invece permettono la compatibilità con i sistemi VoIP che utilizzano il protocollo SIP .
Sul lato hard-VoIP, invece, la barriera resta e il superamento di questo ostacolo è l’obiettivo che si sono posti i nostri provider: AIIP , l’associazione che li riunisce, dopo aver denunciato Telecom all’Antitrust , ha annunciato la scorsa settimana che è in corso un progetto, con ricerche ed esperimenti, proprio a questo scopo.
Al progetto, che ha avuto inizio lo scorso anno, prendono parte 70 operatori (tra cui NGI, MC-Link, Unidata, Panservice) che stanno sperimentando comunicazioni VoIP su numerazioni Enum (il protocollo che consente il legame tra un numero telefonico ed un servizio di rete) in decade 6.
Un altro scopo parallelo del progetto è quello, per i provider italiani, di evitare di “perdere terreno” in un mercato in cui gli operatori di grandi dimensioni, nazionali o internazionali, si potrebbero avvantaggiare del gap tecnologico degli altri operatori, fino ad assumere posizioni di monopolio.
Non è ancora possibile stabilire quando la sperimentazione dei provider sarà terminata e, quindi, quando si arriverà ad una piena interoperabilità VoIP tra provider.
Dario Bonacina