La Stanford University, tra i più prestigiosi atenei degli States, con l’aiuto dei finanziamenti di Sequoia Capital si lancia in una serie di corsi online gratuiti , nell’ambito dell’ iniziativa Stanford Engineering Everywhere . Un piano che l’Ateneo ha progettato per dar corso al suo scopo principale: il Technology Transfer , il trasferimento di tecnologie. Un’iniziativa che anche l’Italia insegue faticosamente.
Nell’ambito più strettamente informatico, dal tecnodotto stanfordiano sgorgano i corsi di metodologia , di astrazione e quello sui paradigmi della programmazione . Chi è interessato all’intelligenza artificiale, potrà assistere ad una introduzione in materia di robotica, seguita da un corso sull’elaborazione dei linguaggi naturali e finire con il concetto di machine learning .
Per i più golosi, c’è modo di prepararsi su sistemi lineari e ottimizzazioni: si imparerà cos’è la Trasformata di Fourier e se ne vedranno le applicazioni. Si verrà quindi introdotti ai sistemi lineari dinamici. I più bravini in matematica impareranno, in due distinte sessioni , a confrontarsi con le ottimizzazioni convesse .
Non è prevista alcuna interattività tra studenti e docenti (tra studente e studente sì: tramite Facebook, in una linguetta presente in ogni schermata delle lezioni), non viene riconosciuto alcun credito, non c’è bisogno di alcuna registrazione. I corsi sono esattamente gli stessi di quelli a cui assistono gli studenti iscritti, dunque di identico valore didattico. Rilasciati sotto licenza Creative Commons 3.0 Unported, proprio per incoraggiarne l’uso, il riuso e la diffusione, i corsi sono disponibili – oltre che sul sito dello stesso Ateneo – anche su YouTube , in iTunes , Vyew e in vari tipi di distribuzioni Torrent .
Jim Plummer, preside della Scuola di Ingegneria della Stanford, dice : “Siamo entusiasti di estendere la nostra attività didattica e le opportunità di imparare in tutto il mondo attraverso il programma SEE. Speriamo che il progetto riesca a portare i propri insegnamenti ad un vasto pubblico, a far condividere le idee e far portare a ciascuno i propri contributi alla conoscenza”.
Unico “neo”: occorre conoscere l’inglese. Ma può essere una golosa occasione per perfezionarlo, tanto più che il player può essere in ogni momento fatto arretrare, facendo ripetere parte della lezione. E, per chi volesse custodire in proprio il materiale, ogni scheda-corso permette di scaricare un file ZIP (di qualche centinaio di Megabyte) con tutto il contenuto e le letture della lezione.
Marco Valerio Principato