È appena iniziata, ma l’ Operazione Artiglio dell’Aquila sembra aver già ottenuto un significativo successo nella lotta allo scam e ai raggiri informatici. 18 gang di truffatori elettronici sono state infatti scovate e tratte in arresto dagli uomini della agenzia nigeriana che si occupa di crimini a sfondo finanziario (EFCC), nell’estremo tentativo di tirar fuori il paese africano dalla non troppo onorabile lista delle prime 10 nazioni al mondo per incidenza di email fraudolente.
“EFCC – ha annunciato Farida Waziri, a capo della commissione anticrimine – è al lavoro insieme a Microsoft per sviluppare in maniera completa un sistema di sicurezza che sarà presto in grado di rilevare fino a 5.000 email truffaldine al mese. Ci aspettiamo che questo stesso sistema sia capace di inviare fino a 230mila avvisi al mese verso le potenziali vittime di questi raggiri”.
E pare che questo sistema di sicurezza, definitivamente operativo nel corso del prossimo anno, abbia già iniziato a funzionare . Le autorità nigeriane hanno dichiarato di aver chiuso 800 siti legati al fenomeno dello scam e delle cosiddette truffe alla nigeriana , particolari raggiri tra i più diffusi nel mondo connesso. Molti siti ancora, stando alle stesse dichiarazioni di Waziri, verranno eliminati, con le autorità di Abuja che hanno deciso di abbandonare i raid all’interno degli Internet cafè (frequentati abitualmente dai truffatori) per adottare tecnologie più sofisticate.
EFCC ha poi annunciato che sarà alacremente al lavoro con giganti della tecnologia come Google e Yahoo! per arrivare a monitorare in maniera più efficiente il traffico online, in modo da bloccare i milioni di email fraudolente che arrivano dalla Nigeria . Bloccando soprattutto le truffe 419 , così chiamate dall’articolo del codice penale del paese che le mette fuorilegge. “La tecnologia non è ancora sviluppata – ha dichiarato un portavoce EFCC – ma lavorerà 24 ore su 24 per rilevare le parole chiave all’interno della posta fraudolenta, per fare in modo che solo le email pulite possano circolare”.
Mauro Vecchio