Star di Hollywood contro Google e OpenAI

Star di Hollywood contro Google e OpenAI

Molte star di Hollywood hanno chiesto all'amministrazione Trump di non cambiare l'attuale legge sul copyright per favorire Google e OpenAI.
Star di Hollywood contro Google e OpenAI
Molte star di Hollywood hanno chiesto all'amministrazione Trump di non cambiare l'attuale legge sul copyright per favorire Google e OpenAI.

Oltre 400 membri dell’industria dell’intrattenimento, tra cui molte star di Hollywood, hanno firmato una lettera aperta per chiedere all’amministrazione Trump di impedire l’uso di contenuti protetti dal copyright per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Nel testo c’è un chiaro riferimento alle recenti proposte di Google e OpenAI.

La lettera è stata firmata da attori, registi, sceneggiatori, musicisti e altre persone che lavorano nell’industria dell’intrattenimento degli Stati Uniti (quindi non solo nel cinema). Tra i firmatari ci sono molte star di Hollywood, tra cui Ben Stiller, Mark Ruffalo, Cynthia Eviro, Cate Blanchett, Taika Waititi, Ayo Edebiri, Aubrey Plaza, Guillermo del Toro, Ron Howard, Joseph Gordon-Levitt, Lily Gladstone, Paul Giamatti, Maggie Gylenhall, Olivia Wilde e Chris Rock.

Sia Google che OpenAI hanno suggerito all’amministrazione Trump di modificare l’attuale legge sul copyright per consentire il “fair use”, ovvero l’uso di contenuti protetti dal diritto d’autore per l’addestramento dei modelli AI. I firmatari della lettera sottolineano che Google e OpenAI vogliono ottenere un’esenzione governativa speciale per sfruttare liberamente l’industria creativa.

Non c’è motivo di indebolire o eliminare le protezioni del copyright che hanno aiutato l’America a prosperare. Non quando le aziende di intelligenza artificiale possono usare il nostro materiale protetto da copyright semplicemente facendo ciò che la legge richiede: negoziando le licenze appropriate con i titolari del copyright, proprio come fa ogni altro settore. L’accesso al catalogo creativo americano di film, scritti, contenuti video e musica non è una questione di sicurezza nazionale. Non richiedono un’esenzione imposta dal governo dall’attuale legge statunitense sul copyright.

I firmatari sperano quindi che l’amministrazione Trump sostenga l’attuale legge. Tony Gilroy, sceneggiatore della serie Andor, voleva pubblicare la sceneggiatura della prima stagione. Dopo un’attenta riflessione ha cambiato idea per non dare la sceneggiatura in pasto ai modelli di intelligenza artificiale.

Fonte: Variety
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Pubblicato il
20 mar 2025
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