Da quando il signor Starbucks prese ispirazione dai bar italiani ne è passata di acqua sotto i ponti: la caffetteria statunitense ha aperto succursali in tutto il mondo (tranne che nel nostro Paese) e ora porta in Rete tutti i suoi clienti offrendo gratuitamente la connessione nei suoi innumerevoli locali degli Stati Uniti. In Italia, d’altro canto, la situazione non è cambiata e non si potrebbe ancora fare: e il caffè resta quindi un po’ più amaro.
Dal primo luglio verrà avviato lo Starbucks Digital Network in collaborazione con Yahoo! e AOL. Il servizio era già garantito da Starbucks ai suoi clienti dotati di fidelity card (per due ore al giorno, poi 3,99 dollari per due ore di navigazione) e ai clienti AT&T, mentre ora si allarga a tutti gli avventori e si estende ad alcuni contenuti a pagamento che saranno accessibili sempre gratuitamente, come il Wall Street Journal o il New York Times , nonché download gratuiti anche da iTunes. Il tutto con un accesso semplice basato su un singolo click.
La nuova politica aziendale di Starbucks risponde alla concorrenza di altre caffetterie che già offrono il servizio, così come oltre 11mila locali di McDonald.
Inoltre Starbucks cercherà di sfruttare il nuovo servizio per il
marketing ( magari anche con advertising specifico), cercando di evitare il rischio di avventori che siedono per quattro ore con un solo caffé, ma al contrario perseguendo la possibilità di veder aumentare con la permanenza anche le consumazioni.
Claudio Tamburrino