Musk e Meloni contro il digital divide: Starlink a 10 euro in Italia?

Musk e Meloni contro il digital divide: Starlink a 10 euro in Italia?

10 euro al mese per l'accesso a Internet attraverso la connessione satellitare di Starlink: l'ambizione di Elon Musk e Giorgia Meloni.
Musk e Meloni contro il digital divide: Starlink a 10 euro in Italia?
10 euro al mese per l'accesso a Internet attraverso la connessione satellitare di Starlink: l'ambizione di Elon Musk e Giorgia Meloni.

L’accesso a Internet attraverso i satelliti di Starlink a soli 10 euro al mese, ovunque, in tutta Italia. No, non è una nuova offerta per la connettività, ma una prospettiva discussa nei giorni scorsi durante l’incontro tra Elon Musk e Giorgia Meloni andato in scena a New York. Lo ha riportato per prima la redazione de la Repubblica.

Cosa c’è di vero e di concreto? Di certo, la dichiarazione d’intenti. Stando alla ricostruzione fornita dal quotidiano, i due avrebbero ipotizzato un co-finanziamento del progetto necessario a estendere la portata del servizio a tutto il paese, andando ben oltre quella attuale.

Da una parte l’Italia, pescando dai fondi del PNRR, dall’altra il capitale messo a disposizione da SpaceX, società che gestisce l’infrastruttura in orbita intorno alla Terra e che fa capo proprio all’uomo più ricco al mondo, al momento impegnato in un convinto endorsement a Donald Trump in vista delle presidenziali USA. La spesa sarebbe divisa a metà, fifty-fifty.

Va detto che gli investimenti già pianificati grazie al stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al fine di migliorare la connettività in Italia non mancano, sia per quanto riguarda la rete 5G sia quella fissa.

La fine del digital divide nel nostro paese?

È dunque la fine del digital divide che ancora oggi, nell’epoca della fibra ottica, affligge una parte non indifferente del nostro territorio? Non esattamente. Se accadrà, non sarà a stretto giro. Secondo la stima di Musk, nella più ottimistica delle ipotesi, servirebbero dai sei ai nove mesi per la realizzazione. Ci sono poi da considerare le tempistiche di un eventuale iter burocratico e legislativo, prima del via libera ai lavori, necessario per accedere ai fondi pubblici.

Se da una parte è vero che Starlink non ha bisogno di pesanti interventi infrastrutturali come avviene invece per le reti fissa e mobile, dall’altra non fatichiamo a immaginare che realtà come FiberCop e Open Fiber siano pronte a fare resistenza. Già in passato ci sono stati attriti tra le parti.

Le migliaia di satelliti in orbita hanno contribuito a portare l’accesso a Internet o a ripristinare le comunicazioni in zone colpite da emergenze come in Ucraina dopo l’inizio dell’invasione russa e in Zimbabwe. Nell’ultima settimana hanno rappresentato l’unico strumento a disposizione delle popolazioni statunitensi colpite dall’uragano Helene.

Tutto questo senza dimenticare che il servizio è già attivo in Italia, anche se la copertura non raggiunge l’intero territorio. Al momento, come si legge sul sito ufficiale, SpaceX lo eroga ai privati con un prezzo mensile da 29 euro, a cui si deve aggiungere una spesa iniziale pari a 349 euro per il kit necessario al funzionamento.

In termini di prestazioni, la velocità raggiunta varia da 25 a 220 Mbps in download e da 5 a 20 Mbps in upload, con una latenza media compresa tra i 25 e i 60 ms sulla terraferma. Valori ancora distanti da quelli garantiti da una connessione in fibra ottica (FTTH), ma già migliorati rispetto al lancio di Starlink risalente agli anni scorsi.

Fonte: la Repubblica
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Pubblicato il
1 ott 2024
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