L’idea di una connessione satellitare è nell’aria da molti anni, fin da quando si cercavano soluzioni per il dilagante digital divide che (anche a distanza di tempo) ancora attanaglia molte zone periferiche in tutto il mondo. Il fatto che Starlink stia per portare la sua soluzione a compimento significa che l’utopia di allora, a suo tempo affondata da tempi di latenza impossibili, è oggi qualcosa di concreto. Il tutto sarà peraltro disponibile anche in Italia, o almeno questo è quanto sembra trasparire dal modulo di contatto nel quale sono contemplati anche indirizzi dal nostro Paese.
La differenza rispetto ai satelliti del passato sta nel fatto che gravitano attorno alla terra ad una distanza molto minore, il che migliora le performance e riduce fortemente i tempi di latenza dovuti alle lunghe tratte che il segnale deve percorrere.
Questa differenza concettuale fa la differenza. Ulteriori lavori sarebbero inoltre in atto per ridurre la visibilità dei satelliti dalla superficie terrestre (cosa oggi invece del tutto evidente la notte), così da abbatterne il disturbo nell’osservazione degli astri.
Starlink, si parte
Starlink ha già portato in orbita i propri satelliti, i primi 10000 tester sarebbero già connessi alla fase beta e sta ora per passare alla prima fase commerciale:
People who are outside the current area of availability for the #Starlink Beta can place a $99 deposit to acquire the service once it becomes available in your region – NET mid-to-late 2021, for example.
“Orders will be fulfilled on a first-come, first-served basis.” pic.twitter.com/lgEKFTd0V8
— Tyler Gray (@TylerG1998) February 9, 2021
Secondo quanto indicato sul sito ufficiale, il primo step prevede l’accoglimento di un numero limitato di prenotazioni, probabilmente al fine di ottimizzare il servizio prima di una più estesa copertura. “First-come, first served”: il principio è esplicito. La promessa è di una velocità che varia da 50 a 150 Mb/s con tempi di latenza tra 20 e 40 millisecondi (quanto basta per videochiamate e gaming online, sebbene su quest’ultimo punto servirebbero maggiori certezze in virtù delle particolari esigenze che questo ambito richiede). Un piccolo antennino bianco sull’edificio raccoglierà il segnale dai satelliti e porterà la banda all’interno tramite apposito router Wifi.
La richiesta per la prenotazione è di un deposito pari a 99 dollari. E l’Italia? Ecco cosa suggerisce il modulo di prenotazione:
A dire il vero si tratta di un modulo con evidenti bug, poiché la ricerca restituisce risultati a dir poco inattendibili sia utilizzando indirizzi fisici che i Plus Code suggeriti. In linea teorica ad oggi Starlink non può ancora offrire il proprio servizio in Italia, ma secondo alcune segnalazioni le procedure sarebbero state avviate e così anche in altre zone europee. L’esordio, insomma, dovrebbe avvenire anzitutto in Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Nulla vieta di tentare una prenotazione anche in Italia, in attesa che il processo sia sbloccato e il proprio nome sia in cima all’elenco dei potenziali clienti.