SpaceX ha perso 40 satelliti della costellazione Starlink, a causa di una tempesta geomagnetica. I satelliti erano stati lanciati all’inizio di febbraio dal Kennedy Space Center in Florida. L’azienda di Elon Musk ha specificato che il rientro in atmosfera non avrà conseguenze per altri satelliti in orbita e che nessun detrito arriverà sulla Terra.
Starlink perde 40 satelliti
I satelliti erano parte dei 49 lanciati il 3 febbraio con il Falcon 9. Il secondo stadio del razzo aveva rilasciato i satelliti nell’orbita stabilita a circa 210 Km di altitudine. SpaceX posiziona i satelliti in questa orbita bassa per effettuare un rientro controllato nell’atmosfera, se non vengono superati i controlli di sistema iniziali. Ciò comporta un costo maggiore, ma è la soluzione migliore per avere un ambiente spaziale sostenibile (meno detriti in orbita).
Il 4 febbraio è stata rilevata una tempesta geomagnetica che ha colpito i 49 satelliti. La tempesta ha causato un incremento della temperatura e della densità atmosferica. La cosiddetta “atmospheric drag” (la forza che si oppone al moto relativo di un oggetto nello spazio) è quindi aumentata fino al 50% rispetto a quella registrata durante i precedenti lanci.
Il team Starlink ha impostato la modalità sicura per i satelliti, cambiando l’angolo di volo per ridurre al minimo l’impatto della tempesta. Purtroppo l’elevato valore della forza ha impedito l’uscita dalla modalità sicura, pertanto 40 satelliti rientreranno o sono già rientrati nell’atmosfera terrestre. SpaceX afferma che non c’è nessun pericolo per gli altri satelliti, né per le persone sulla Terra, in quanto i satelliti bruceranno completamente.
Il prossimo lancio è previsto per il 14 febbraio. A bordo del razzo Falcon 9 ci saranno 51 satelliti. Entro fine mese sono stati programmati altri tre lanci per un totale di 147 satelliti.
Aggiornamento (11/02/2022): la Sociedad de Astronomia del Caribe ha pubblicato un video che mostra le scie luminose lasciate dalla distruzione dei satelliti sui cieli del Porto Rico.