I militari russi usano Starlink per coordinare gli attacchi in Ucraina e controllare i droni. Secondo il Wall Street Journal, l’acquisto dei terminali viene effettuato tramite una complessa rete di venditori che operano nel mercato nero. In questo modo è possibile aggirare le sanzioni degli Stati Uniti. SpaceX ha ricevuto 23 milioni di dollari dagli Stati Uniti per fornire i terminali all’Ucraina.
Acquisti online, anche su eBay
Il Wall Street Journal ha scoperto che molti store online “arrotondano” i guadagni vendendo i terminali Starlink ai militari russi. Alcuni volontari effettuano le consegne direttamente in Ucraina sul campo di battaglia. I dispositivi non possono essere acquistati in Russia a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti, ma arrivano da altri paesi attraverso una complessa rete di approvvigionamento.
Gli intermediari in Russia acquistano i terminali su eBay, negli Stati Uniti e sul mercato nero di Dubai e paesi asiatici. I volontari consegnano i terminali alle truppe in Ucraina. SpaceX può bloccare l’accesso al servizio attraverso la restrizione geografica (geofencing), ma c’è il rischio di bloccare anche i terminali usati dai militari ucraini. In ogni caso, i venditori registrano i terminali nei paesi in cui Starlink è consentito e gli utenti finali sfruttano la funzionalità di roaming.
A metà febbraio, Elon Musk ha dichiarato che SpaceX non vende terminali Starlink in Russia. I termini del servizio proibiscono la rivendita non autorizzata dell’accesso, ma è chiaro che tutte le restrizioni possono essere facilmente aggirate.
Bloomberg ha rivelato che il Pentagono ha sottoscritto un contratto da 23 milioni di dollari con SpaceX per la fornitura di terminali Starlink ai militari ucraini.