Oltre a voler portare il genere umano su Marte, quel visionario di Elon Musk ha intenzione di cancellare una volta per tutte la piaga del digital divide che ancora oggi affligge una porzione non indifferente del pianeta (qualcuno la definirebbe una missione altrettanto ambiziosa). Lo vuol fare con Starlink e con il servizio di connettività che fa leva sulla costellazione di satelliti mandati in orbita da SpaceX.
Starlink: quanto è veloce la connessione?
La fase beta del programma promette una banda compresa tra 50 e 150 Mbps, con latenze tra 20 e 40 ms, ma quali sono le reali prestazioni del sistema? Una risposta giunge da Speedcheck, che dal dicembre dello scorso anno ne sta tenendo traccia. I valori sono da considerare relativi ai territori di Stati Uniti e Canada (l’Italia è tra i paesi nei quali è prevista copertura).
Mediamente, considerando l’intero territorio degli USA, le velocità si attestano a 50 Mbps in download e 13 Mbps in upload con una latenza di 57 ms. Numeri del tutto simili per quello canadese.
L’approfondimento di Speedcheck mette poi a confronto il servizio erogato da Starlink con quelli più tradizionali degli operativi con reti 5G, in fibra o a banda larga, ma considerando offerte riservate esclusivamente al mercato statunitense.
La proposta di Elon Musk e SpaceX non è per tutti, anche per ragioni economiche. Per poter agganciare i satelliti è necessario disporre di un apparato dedicato. Il kit che include antenna, router WiFi, alimentatore, cavi e supporto treppiede è proposto al prezzo di 499 euro. Si devono poi aggiungere 60 euro per la spedizione e un abbonamento mensile da 99 euro. Non è comunque da escludere possa diventare più conveniente una volta uscito dalla fase beta e reso disponibile su larga scala, accompagnato anche da un incremento delle performance.