Elon Musk aveva subito risposto all’appello del Ministro per la trasformazione digitale, inviando in Ucraina un carico di terminali Starlink (usati anche per guidare i droni). Il Washington Post ha scoperto che non tutti sono frutto di una donazione effettuata da SpaceX. Oltre 1.300 terminali sono stati acquistati dal governo statunitense per una spesa superiore a 3 milioni di dollari.
Connettività pagata con le tasse dei cittadini
Già a partire dai primi giorni successivi all’invasione, i militari russi hanno cercato di interrompere le comunicazioni terrestri. In diverse città non era più possibile accedere ad Internet, quindi il Ministro per la trasformazione digitale Mykhailo Fedorov aveva chiesto l’invio di terminali Starlink per la connessione satellitare. SpaceX ha quindi attivato il servizio in Ucraina e inviato un camion pieno di antenne e router. Successivamente, Elon Musk ha consigliato di prestare attenzione perché il segnale potrebbe essere tracciato dai russi.
Come scritto sul sito, la US Agency for International Development (USAID) ha consegnato 5.000 terminali Starlink al governo ucraino, grazie alla partnership pubblico-privato con SpaceX. Il comunicato è stato però modificato.
Nella versione originale c’era scritto che Spacex ha donato 3.667 terminali, mentre la USAID ha acquistato i restanti 1.333 terminali. In base al documento scoperto dal Washington Post, il governo statunitense ha pagato 1.500 dollari per circa 1.500 terminali (i 1.333 indicati sul sito più altri 175) e 800.000 dollari per il trasporto. La spesa complessiva supera quindi i 3 milioni di dollari.
Non è chiaro se il governo ucraino ha ricevuto i terminali standard da 500 dollari (oggi costano 600 dollari) o quelli premium da 2.500 dollari. Nel primo caso, la USAID ha pagato 1.000 dollari in più. Probabilmente l’agenzia ha pagato anche i costi dell’abbonamento mensile.
La portavoce della USAID, Rebecca Chalif, ha dichiarato che la consegna dei terminali Starlink è stata resa possibile grazie ad una donazione di oltre 15 milioni di dollari utilizzata per l’approvvigionamento, i voli internazionali, il trasporto via terra e il servizio Internet satellitare.