Roma – Migliaia di licenze d’uso gratuito di StarOffice 6.0 stanno per travolgere le scuole italiane di ogni ordine e grado. Un contratto firmato dal ministro dell’Istruzione Letizia Moratti con Scott McNealy, capo di Sun Microsystems, prevede infatti la diffusione del pacchetto di software di Sun in oltre 10.700 istituti italiani.
Lo scopo dell’iniziativa per il ministero è ovvia: riempire di programmi di scrittura, calcolo e presentazioni i computer che si trovano in sempre maggior numero nelle scuole pubbliche e private. Per Sun dar via StarOffice 6.0 significa investire su futuri utenti del proprio prodotto nelle sue successive incarnazioni e, soprattutto, contrastare l’appeal dei software di produttività della rivale di sempre: Microsoft. Tanto più che StarOffice si vanta della sua compatibilità con i formati usati da Microsoft Office.
Nelle prossime settimane StarOffice 6.0 verrà consegnato con licenza di duplicazione nell’ambito scolastico, e dovrebbe così giungere a breve nei laboratori di informatica e sulle macchine frequentate dagli studenti italiani.
Va detto che l’offensiva di Sun in Italia appartiene ad un progetto molto più ampio del colosso americano per restringere il campo d’azione di Microsoft. Un progetto che prevede un’interazione con le scuole di più di 14 nazioni per un investimento complessivo che supera i 6 miliardi di dollari. Una cifra enorme che dà l’idea del peso della battaglia in corso tra produttori di software di produttività personale, come vengono spesso definite le suite di applicazioni “office”.
Iniziative simili a quella formalizzata oggi con il MIUR sono già state intraprese in Nord e Sud America, in Asia e in Europa, dove sono stati siglati accordi analoghi con i ministeri di Danimarca, Finlandia, Spagna e Svizzera.