SpaceX ha recentemente pubblicato un lungo post sul sito ufficiale per evidenziare l’eccessiva lentezza della Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti nel rilascio delle licenze di volo. La FAA ha risposto alle critiche dell’azienda di Elon Musk, spiegando perché il quinto volo di test del razzo Starship non potrà avvenire prima di fine novembre.
Troppe modifiche per IFT-5
Il quarto test di volo è stato un successo. Sia primo che secondo stadio di Starship sono caduti in mare (come previsto). All’inizio di luglio, Elon Musk aveva annunciato che il quinto test di volo (IFT-5) era stato programmato per il mese di agosto. La FAA aveva comunicato a SpaceX che la licenza sarebbe stata rilasciata entro metà settembre. Pochi giorni fa, la scadenza è stata posticipata a fine novembre.
L’azienda di Elon Musk ha scritto sul sito ufficiale che “il processo di autorizzazione è stato ripetutamente ostacolato da questioni che vanno dal frivolo al palesemente assurdo” e guidato da “resoconti falsi e fuorvianti“, tra cui il presunto inquinamento dell’ambiente e l’assenza dei permessi delle varie autorità.
La FAA ha risposto alle critiche, spiegando che la configurazione del veicolo e il profilo della missione sono molto diversi da quello del quarto test, quindi è necessaria un’analisi più approfondita. Il primo stadio dello Starship (Super Heavy/Booster 12) non cadrà nell’Oceano Atlantico (Golfo del Messico), ma tornerà alla base di lancio. L’obiettivo è prenderlo al volo con le “chopsticks” (bacchette) della torre Mechazilla.
Ciò significa che il boom sonico si verificherà su un’area protetta. La FAA ha quindi deciso di avviare una consultazione di 60 giorni con U.S. Fish and Wildlife per valutare l’impatto sulla fauna terrestre.
L’anello di acciaio inossidabile che permette il cosiddetto hot-staging (accensione dei motori del secondo stadio Ship 30, prima della separazione) verrà rilasciato in un altro punto nel Golfo del Messico. La FAA ha quindi deciso di avviare un’altra consultazione di 60 giorni con il National Marine Fisheries Service per valutare l’impatto sulla fauna marina.
Secondo SpaceX, queste consultazioni sono inutili. Tra l’altro, in caso di altre questioni, il contatore di resetta e partono altri 60 giorni. C’è pertanto il rischio di innescare una serie di ritardi che avranno conseguenze sul programma Artemis. Una versione modificata di Starship, nota come HLS (Human Landing System), dovrebbe portare gli astronauti sulla Luna con la missione Artemis III (non prima di settembre 2026).