L’esplosione di Starship di SpaceX il mese scorso non è stata un fulmine a ciel sereno. Anzi, è stata il risultato di una serie di eventi a catena innescati da perdite di propellente. Lo ha rivelato la stessa azienda spaziale, sottolineando di aver risolto il problema in vista dell’ottavo volo di prova, che potrebbe avvenire già venerdì.
SpaceX esploso per fuoriuscite di propellente
Tuttavia, SpaceX deve ancora aspettare il via libera della Federal Aviation Administration (FAA). L’agenzia deve chiudere ufficialmente l’indagine sull’incidente relativa all’esplosione o autorizzare espressamente SpaceX a effettuare il volo mentre l’indagine prosegue.
Curiosamente, questa è la prima volta che SpaceX subisce un’indagine del genere mentre il suo CEO Elon Musk opera all’interno del governo degli Stati Uniti. I lavoratori del DOGE stanno apportando attivamente modifiche all’FAA. L’agenzia non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
Un lancio perfetto, poi perdite, incendi e blackout: la sequenza fatale
Il test di gennaio era iniziato bene. SpaceX voleva testare una serie di aggiornamenti al booster Super Heavy, alla torre di lancio e cattura e allo Starship stesso. Il sistema di razzi pesanti è decollato senza problemi, con il booster che si è successivamente separato ed è tornato a terra in Texas, dove è stato catturato dalla torre.
I problemi sono iniziati circa due minuti dopo che lo Starship ha acceso i propri motori per raggiungere l’orbita. Secondo SpaceX, si è osservato “un lampo nella sezione posteriore del veicolo vicino a uno dei motori Raptor nel vuoto“. I sensori a bordo hanno rilevato un aumento di pressione dopo il lampo, “indicativo di una perdita” di propellente.
Due minuti dopo, un altro lampo e poi “incendi sostenuti” in quella sezione della Starship a causa delle perdite. Gli incendi hanno causato “l’esecuzione di sequenze di spegnimento controllato di tutti i motori tranne uno e, in definitiva, la perdita di comunicazione con il razzo“.
Vibrazioni eccessive la causa primaria
Secondo SpaceX, le perdite sono state molto probabilmente causate da vibrazioni superiori a quelle previste dai test, “che hanno portato a un aumento dello stress sull’hardware nel sistema di propulsione“. Alla fine, il sistema di interruzione automatica in volo ha innescato la distruzione della nave a seguito degli incendi e del blackout delle comunicazioni.
L’esplosione ha dato vita a uno spettacolo pirotecnico sulle isole di Turks e Caicos e ha costretto l’FAA a deviare alcuni voli per evitare pericoli. SpaceX sostiene che tutti i detriti della Starship “sono caduti all’interno di una zona sicura che l’azienda concorda con le agenzie governative prima dei voli.
Le modifiche apportate da SpaceX
SpaceX afferma di aver apportato modifiche alle linee che inviano carburante ai motori dello Starship, di aver ottimizzato la temperatura del propellente e di aver aggiunto sfiati extra e un nuovo sistema di spurgo per rendere la sezione posteriore più robusta alle perdite di propellente. Insomma, l’azienda sembra aver imparato la lezione e si prepara a un nuovo tentativo.