L’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’avvio dell’accoglimento delle domande di contributo a fondo perduto per le startup aperte nel 2018 e che hanno iniziato la loro attività nel 2019. Il tempo utile per presentare la domanda è pari a circa 1 mese: entro il 9 dicembre bisogna aver espletato tutte le pratiche per poter attingere al plafond messo a disposizione.
Il contributo massimo erogabile per singola startup è pari a 1000 euro.
Contributo a fondo perduto per startup: chi può richiederlo?
I beneficiari del contributo sono così descritti dall’Agenzia:
Come previsto dall’articolo 1-ter del decreto Sostegni, introdotto in sede di conversione, il contributo spetta ai titolari di reddito di impresa che hanno attivato la partita Iva dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 e la cui attività è iniziata nel corso del 2019, come risultante dal registro imprese presso la Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura. Per accedere al beneficio non occorre che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto al 2019, come per il contributo previsto dall’articolo 1 del decreto Sostegni; tuttavia occorre essere in possesso degli altri requisiti previsti dallo stesso articolo. Non possono beneficiare del contributo i soggetti la cui partita Iva risulti non attiva alla data di entrata in vigore del citato decreto, mentre restano esclusi dall’agevolazione gli enti pubblici, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione.
Il perimetro è ben definito, insomma, e la richiesta può essere effettuata online con estrema facilità tramite l’area “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate. Due le modalità disponibili per ottenere il contributo: un accredito diretto su conto corrente postale o un credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione tramite modello F24.