Mai così tante startup innovative costituite online in Italia come nel terzo trimestre dell’anno: sono 292 dall’1 luglio al 30 settembre, il numero più alto rilevato dal 2016. È quanto emerge dal nuovo report compilato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Unioncamere e InfoCamere. Il trend, secondo MiSE, si “inserisce in un contesto di lieve ripresa del sistema industriale” conseguente alla crisi per COVID-19.
Startup innovative: il nuovo report trimestrale del MiSE
Nel documento si legge poi che la modalità online è stata scelta dal 38 % delle startup innovative costituite in Italia nell’ultimo anno e da oltre il 40% per quelle costituite nel terzo trimestre 2020 (42,3%). A livello territoriale accade con maggiore frequenza in regioni come Sardegna e Calabria (oltre il 50%), mentre Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Abruzzo, Marche e Umbria occupano i gradini più bassi della graduatoria.
La nuova modalità è diffusa sull’intero territorio nazionale, con una forte presenza in tre regioni, Lombardia (27,1%), Lazio (11,1%) e Veneto (11%), che ospitano insieme quasi il 50% delle startup costituite online. Milano si conferma il principale polo per le startup innovative italiane, rappresentando da sola il 17% di tutte le aziende create digitalmente.
Ancora, la durata delle pratiche (ovvero il tempo medio di attesa tra la costituzione e l’iscrizione dell’azienda nella sezione speciale del registro delle imprese dedicata alle startup innovative) è scesa a 28 giorni.
Il 95,7 % delle startup innovative costituite online risulta ancora in stato attivo, mentre solo 97 di esse non sono più iscritte in sezione speciale alla data di riferimento. Tutte queste ultime risultano aver cessato l’attività d’impresa.
Per le edizioni precedenti del report far riferimento agli articoli relativi al Q3 2019, Q4 2019, Q1 2020 e Q2 2020.