Tra le molte trasformazioni che il complesso e di certo non semplice 2020 ha portato con sé, alcune hanno interessato il settore dell’alimentare e della ristorazione con un aumento repentino e importante del business legato alle operazioni di food delivery, spinte dalle misure di distanziamento e dalle limitazioni imposte agli spostamenti. C’è chi ha fatto di necessità virtù, dando vita ad attività strutturate in modo da soddisfare le nuove esigenze, spingendo sul pedale dell’innovazione. Il riferimento è non solo alle realtà già consolidate, ma anche a quelle di nuova formazione, le startup se vogliamo usare un termine tanto in voga per indicare le realtà imprenditoriali che nascono oggi. Tra queste c’è anche StazioneP, al lavoro sul progetto omonimo.
La paninoteca robotica: l’idea StazioneP
Il suo focus non è però sulle consegne, ma su ciò che viene prima, la preparazione del cibo. Per meglio capire di cosa si tratta facciamo riferimento alla definizione coniata dal team: paninoteca robotica. L’idea è quella di creare un sistema in grado di gestire tutte le fasi che portano alla creazione del prodotto finito, pronto da consumare. L’obiettivo non è ad ogni modo quello di eliminare il fattore umano dall’equazione: l’intervento di un operatore si renderà necessario per garantire che tutto funzioni a dovere, per caricare la materia prima e per la pulizia.
In programma anche lo sviluppo di un’applicazione attraverso cui poter ordinare e personalizzare il panino desiderato, scegliendo poi se ritirarlo in loco oppure chiederne la consegna a domicilio, presso l’ufficio o altrove. La startup prevede inoltre di appoggiarsi ai circuiti del food delivery già presenti sul territorio.
StazioneP è una paninoteca robotica, con il carattere distintivo di espletare il processo di preparazione del panino in modo completamente automatizzato. I benefici derivanti spaziano dalle velocità di esecuzione, alla freschezza del prodotto. L’obiettivo è di produrre e installare il macchinario all’interno dei punti nevralgici di passaggio come aeroporti, stazioni ecc.
È quindi destinata a spazi pubblici e di passaggio quali snodi ferroviari, aeroporti e ospedali solo per fare alcuni esempi. L’iniziativa si trova oggi nelle sue prime fasi di sviluppo, approcciando investitori interessati a finanziarla così da poter passare alla prototipazione e infine alla realizzazione vera e propria. A tale scopo punta a presenziare all’Expo di Dubai.
L’obiettivo più di lungo termine prevede la creazione di un franchising vero e proprio. La fattibilità è certificata da esempi che arrivano da oltreoceano come nel caso del robot di Creator che si occupa di preparare hamburger.
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Al lavoro sul progetto un team composto da quattro professionisti con esperienze pregresse differenti e complementari: chi nell’ambito dell’ingegneria, chi nella robotica, chi nella gestione del business e chi nel campo della ristorazione. La sede scelta è Milano, capitale italiana delle startup. Per seguire le evoluzioni di Stazione P rimandiamo al sito ufficiale e ai suoi profili social (Facebook, Instagram e LinkedIn).