Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) ha comunicato l’assegnazione della gara per la realizzazione di rilegamenti in fibra ottica di siti radiomobili 5G esistenti (oltre 10.000). TIM si è aggiudicata tutti i lotti e riceverà quindi circa 725 milioni di euro, meno dei 949 milioni previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il secondo bando sul 5G è stato invece ripresentato il 20 maggio.
Tutto nelle mani di TIM
Il bando di gara, pubblicato il 21 marzo e gestito da Infratel Italia sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia, prevedeva sei aree geografiche (lotti) e un contributo di 949.132.899 euro che copre fino al 90% del costo complessivo delle opere.
Per i lotti 1, 2 e 6 sono arrivate due offerte, mentre per i lotti 3, 4 e 5 è arrivata solo un’offerta. Quelle di TIM sono risultate le offerte economicamente più vantaggiose. L’operatore dovrà collegare le stazioni radio 5G alla dorsale in fibra ottica, in modo da garantire la massima velocità e la minima latenza. I lavori dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026. Gli altri operatori interessati avranno accesso all’ingrosso alle infrastrutture finanziate secondo le condizioni definite da AGCOM.
Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, ha dichiarato:
Con l’assegnazione del primo bando per lo sviluppo del 5G siamo ancora più vicini a completare il piano del Governo per connettere tutta l’Italia con reti ad altissima capacità. Gli incentivi promossi rappresentano un caso unico in Europa: siamo infatti il primo Paese a prevedere un intervento pubblico per il mercato mobile che favorisce lo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia nelle aree dove non c’è interesse ad investire. Questo anche grazie all’impegno di aziende del settore privato che, insieme al Governo, stanno investendo sulle varie iniziative del Piano per raggiungere questo importante obiettivo. Salgono quasi a quota 5 i miliardi che abbiamo già assegnato per avere, entro il 2026, un Paese connesso ai migliori livelli europei, di cui potranno beneficiare tutti: cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
Il secondo bando prevede la realizzazione di reti 5G nelle zone prive di copertura (aree bianche). Entro la scadenza del 9 maggio non è arrivata nessuna offerta, quindi è stato pubblicato un nuovo bando con riduzione della copertura pari al 50%. Le offerte dovevano essere presentate entro il 10 giugno. Nei prossimi giorni verrà comunicato l’esito.