Come già ampiamente annunciato lo scorso marzo , nelle scorse ore Steam è ufficialmente approdata su Mac OS X. La piattaforma di digital delivery messa in piedi da Valve, croce e delizia di quasi ogni publisher e sviluppatore di videogame per computer x86, è pronta a invadere le scrivanie virtuali degli utenti della Mela e andare persino oltre. Pirateria “auto-indotta” permettendo.
La dotazione iniziale dei giochi Mac-compatibili, tanto per cominciare, è superiore alle attese e conta ben 63 titoli inclusi Torchlight, Braid, Peggle, il MMOG City of Heroes e Portal. Quest’ultimo titolo è stato scelto da Valve come “offerta” speciale in occasione del lancio di Steam per Mac, e può essere scaricato gratuitamente (sia su Mac che su PC) fino al prossimo 24 maggio.
Considerando la popolarità di Steam tra i publisher e la scarsissima disponibilità di contenuti videoludici decenti per la Mela , accanto ai 63 giochi già presenti nello store dovrebbero presto fare la propria comparsa altri titoli di primo piano attualmente disponibili su piattaforma Wintel .
L’esperienza di navigazione e di utilizzo di Mac-Steam, d’altronde, è la stessa della controparte per Windows. Un’importante differenza la si ritrova ovviamente nella possibilità di acquisto, perché se l’elenco dei giochi è comune il passaggio del mouse su un gioco non disponibile per ambiente Mac genera un opportuno messaggio di avviso pensato per evitare esborsi monetari inutili. Chi infine avesse già acquistato un titolo disponibile su PC, avrà la possibilità di scaricare la versione Mac dello stesso gioco senza alcun sovrapprezzo.
Ferma restando la necessità di valutare sul medio periodo l’importanza oggettiva di una piattaforma di digital delivery videoludico sui computer Apple, Valve dimostra di essere convinta di quel che fa e pensa a portare Steam anche su Linux . Un po’ meno convinti delle loro azioni appaiono certi publisher che abusano approfittano del lavoro delle “crew” pirata : come sembrerebbe sia successo nel caso di Rockstar , che ha prima distribuito su Steam una versione “crackata” di Max Payne 2 per aggirare le protezioni DRM, pare sostituendola in seguito con una release precedente del gioco privata del codice pirata incriminato.
Alfonso Maruccia