Durante lo scorso week-end la piattaforma Steam ha giocato un brutto tiro ai suoi utenti. Risen , il noto gioco di ruolo PC di Deep Silver, era stato messo in offerta, scontato del 50 per cento. L’inaspettato successo dell’iniziativa ha fatto inceppare la macchina della distribuzione digitale.
Anche se Risen è un titolo uscito nel 2009, l’invitante prezzo di 14,95 dollari ha generato una vera e propria valanga di ordini. Commissioni che, evidentemente, il publisher non era preparato a processare. In questo modo la domanda ha superato ben presto l’offerta e i clienti hanno scaricato un gioco, regolarmente acquistato, che non era possibile lanciare.
Mentre Steam continuava a vendere copie di Risen a ripetizione, Deep Silver si ritrovava improvvisamente a corto di chiavi d’attivazione, generando il caos sul forum ufficiale . Ormai la situazione è tornata alla normalità, ma l’episodio fa riflettere in due direzioni opposte: anche se si è verificato un allarmante precedente, Steam si conferma un mezzo incredibilmente efficace di distribuzione, anche per rimettere in vendita un vecchio titolo.
Con i suoi 25 milioni di account attivi, il servizio offerto da Valve rappresenta la proposta più apprezzata sul mercato online dei videogame per computer. Ora non rimane che correggere il tiro per sistemare i vari problemi che continuano a spuntare, dopo sette anni dal lancio.
Roberto Pulito