A breve distanza dall’annuncio della chiusura delle attività di tracciamento , SteamSpy promette ora di ripristinare in pieno le vecchie funzionalità grazie a un nuovo algoritmo in via di sviluppo. Sergey Galyonkin, creatore del servizio in grado di “fare le pulci” al business del più grande canale di digital delivery videoludico su PC, dice di voler provare a rilanciare dopo aver ricevuto un feedback più che illuminante da parte degli utenti del sito.
Galyonkin aveva in precedenza annunciato di voler abbandonare SteamSpy al suo destino a causa delle nuove policy di Valve Corporation, con i dati pubblici e le API precedentemente a disposizione degli sviluppatori non più accessibili da occhi (e tool) esterni. Dati come il numero di giochi posseduti da ogni singolo utente di Steam, senza i quali SteamSpy non avrebbe potuto continuare la sua opera di analisi a beneficio dell’intero mercato.
Ma all’annuncio della chiusura di SteamSpy sono seguite missive di incoraggiamento arrivate dagli sviluppatori indipendenti, ha spiegato Galyonkin, tutti concordi nel ribadire l’importanza del servizio di analisi sulla loro vita aziendale. Uno studio tedesco con sede a Berlino, ha esemplificato Galyonkin, è ad esempio riuscito a farsi assegnare un finanziamento pubblico dimostrando che la nicchia di utenza a cui si rivolgevano era sufficiente a garantire le prospettive del business.
Visti gli incoraggiamenti ricevuti dagli sviluppatori indie, quindi, Galyonkin ha deciso di seguire una nuova strada nel tentativo di ripristinare le funzionalità di SteamSpy: abbandonato l’accesso diretto ai dati presenti sui profili utente, il programmatore dice ora di volersi servizi dei dati “casuali” scovati on-line su un particolare gioco e lavorare con l’intelligenza artificiale per generare le stime sulle vendite.
Il nuovo algoritmo è in via di sviluppo, e quando funziona è in grado di restituire informazioni sufficientemente precise come nel caso di Frostpunk : gli sviluppatori hanno annunciato il numero di copie vendute durante i primi giorni (250.000), e il numero non è molto dissimile da quello calcolato dalla IA di SteamSpy (252.000).
Il lavoro da fare è in ogni caso ancora parecchio, ha spiegato Galyonkin, visto che in alcuni casi si ottengono risultati decisamente inaffidabili e fuori scala. Lo sviluppatore ha anche provato a interpellare Valve chiedendo alcune modifiche alle nuove policy che ripristinerebbero le funzionalità del vecchio algoritmo di SteamSpy, ma al momento la corporation statunitense non ha fornito alcuna risposta.