Per capire come e quanto l’industria delle quattro ruote sia cambiata e stia cambiando è sufficiente considerare come la crisi dei chip abbia frenato le linee di produzione dei veicoli, sui quali trovano posto apparati composti da hardware e software sempre più evoluti e complessi. Ne è un’ennesima testimonianza quanto annunciato da Stellantis in occasione dell’evento Software Day.
Il futuro della mobilità, secondo Stellantis
Anzitutto, il gruppo ha confermato la partnership con Foxconn finalizzata alla progettazione dei semiconduttori che troveranno posto sulle vetture dei brand controllati (e su quelli di clienti terzi). La firma di un memorandum d’intesa che unisce le due realtà ha inoltre l’obiettivo di stabilizzare la catena di fornitura, evitando che gli impianti possano essere rallentati o talvolta addirittura fermati da fenomeni globali come quello che sta dando vita allo scenario attuale.
Poi, Stellantis mira a incrementare progressivamente i ricavi derivanti dal software, tanto da arrivare a 20 miliardi di euro entro il 2030, attraverso una serie di prodotti abilitati per la fruizione di servizi e abbonamenti. Una visione che si sposa con quella della mobilità connessa, rendendo le auto dei veri e propri dispositivi attraverso cui monetizzare, in modo non troppo dissimile rispetto a quanto avviene oggi con computer, smartphone e tablet.
Riportiamo di seguito le parole di Carlos Tavares, con il CEO che anticipa l’arrivo entro i prossimi anni di tre piattaforme inedite basate sull’IA: STLA Brain (integrata con il cloud, formata da 30 moduli e dalla vocazione over-the-air), STLA SmartCockpit (votata alla libertà di personalizzazione, con assistenza vocale, e-commerce e sistemi di pagamento integrati) e STLA AutoDrive (per la guida autonoma di livello 2, 2+ e 3, continuamente aggiornata).
Le nostre strategie di elettrificazione e software supporteranno la trasformazione per diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile, sfruttando la crescita aziendale associata con funzionalità e servizi over-the-air e offrendo la migliore esperienza ai nostri clienti. Con le tre nuovissime piattaforme tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale in arrivo nel 2024, implementate sulle quattro piattaforme di veicoli STLA, sfrutteremo la velocità e l’agilità associate al disaccoppiamento dei cicli hardware e software.
Così verrà declinata la strategia, stando a quanto riportato nel comunicato stampa ufficiale: servizi e abbonamenti, funzionalità on-demand, servizio dati e servizi dedicati alle flotte, politica dei prezzi e valore di rivendita, conquista del cliente, fidelizzazione nell’assistenza e vendita incrociata.
Di quali numeri si sta parlando? 12 mili0ni di auto connesse già in circolazione, destinate a diventare 26 milioni entro il 2026 e 34 milioni nel 2030. La loro distribuzione sul mercato sarà spinta da un investimento monstre da 30 miliardi di euro che il gruppo ha confermato di recente, passando anche dalla realizzazione della Gigafactory italiana di Termoli, in Molise. Non sarà ad ogni modo un percorso privo di ostacoli, come sottolineato dallo stesso Tavares di recente, che ha messo in guardia a proposito dei rischi legati a un’eccessiva pressione esercitata sulle realtà del settore da governi e azionisti.