Web – Tempi duri per Stephen King. Lo scrittore che ha sfidato i canali di distribuzione tradizionali invitando i suoi lettori a pagare per il proprio lavoro distribuito online da lui direttamente rischia di concludere il proprio esperimento nel peggiore dei modi.
Stando a quanto afferma lo stesso King sul suo sito , tra coloro che hanno scaricato i primi due aggiornamenti di “The Plant”, la percentuale di chi ha accettato di pagare un dollaro per ciascun download è scesa sotto “il livello di guardia” del 75 per cento. Pare, infatti, che finora meno del 70 per cento dei lettori abbia effettivamente versato nelle casse di King il dollaro richiesto per lo scaricamento di ogni aggiornamento. Come si ricorderà, King aveva premesso come dato essenziale per la continuazione dell’opera il fatto che almeno il 75 per cento dei lettori pagassero ciascun scaricamento versando il dollaro allo scrittore. E fino a qualche tempo fa si pensava che l’impresa sarebbe andata in porto.
Secondo King, per comprendere quanto sta accadendo non ci si può limitare ad accusare l’aumento dei “parassiti”, cioè di coloro che scaricano i brani da leggere senza versare un soldo, e questo perché la riduzione della percentuale dei paganti sarebbe un fenomeno dovuto a più fattori. Tra questi anche il fatto che molti avrebbero scaricato i primi due aggiornamenti in più formati per poterne fruire su device diversi pur avendo pagato un solo dollaro. Al punto da costringere ora il “team” di King a rivedere tutti i conti per la definizione della percentuale esatta. Ma l’aria che tira non è delle migliori, tanto che l’assistente di King, Marsha DeFilippo, ha affermato che “non ci è ancora chiaro perché sia scesa così drasticamente quella percentuale”.
Stando a DeFilippo, 172.004 persone hanno pagato per il primo aggiornamento e 74.373 per il secondo. Ma da un questionario inviato a migliaia di utenti emergerebbe che l’87 per cento di coloro che ha scaricato il primo aggiornamento non era al corrente della possibilità di scaricare il secondo e che il 96 per cento si dice pronto a scaricare il terzo.
Lo stesso King, però, appare scoraggiato rispetto alle ottimistiche previsioni di qualche tempo fa e non esclude che vi sia un aumento delle copie “pirata”, cioè non pagate, contestualmente ad un “calo di interesse”. Finiti tutti i calcoli ancora in corso per determinare esattamente le percentuali di paganti, King non ha escluso di poter chiudere qui l’esperimento senza concludere The Plant se il terzo aggiornamento , ora disponibile, non verrà pagato da almeno il 75 per cento di coloro che lo scaricheranno.
Se dovesse veramente chiudersi qui la distribuzione online di “The Plant” si sarebbe di fronte anche alla fine della prima potente sfida all’industria del libro voluta da King per testare le possibilità della Rete e la propria popolarità.