L’Italia riapre. Riapre a rilento, con molti dubbi e – si spera – mille cautele. Ma riapre, perché è venuto il momento della responsabilità e del rilancio. Riaprono, soprattutto, le attività in-store, con le porte finalmente aperte ad un pubblico che dovrà entrare uno alla volta, spesso previa prenotazione, cercando quella cura e quelle attenzioni che mancavano ormai dal mese di marzo. Cosa può fare chi ha un negozio e vuol garantire all’utente tutta questa cura e attenzione? Qualcosa è obbligatorio per legge, altro è facoltativo. Ad esempio lo sterilizzatore UVC, un piccolo orpello la cui utilità potrebbe rivelarsi interessante o – quantomeno – pedagogica.
Sterilizzatori UVC, cortesia a basso costo
Parrucchieri ed estetisti, ad esempio, stanno per riaprire i propri centri e con mille accortezze dovranno avvicinarsi al cliente per le cure del caso. In quei minuti al cliente sarà chiesta ogni attenzione per favorire un approccio che, almeno inizialmente, non sarà certamente dei più semplici. Molti esercenti hanno quindi già pensato ad un piccolo espediente per far posare il cellulare per qualche minuto ed offrire in cambio una piccola cortesia: la sterilizzazione del dispositivo, così come delle chiavi di casa o di una mascherina di riserva.
Lo sterilizzatore UVC per mascherine e altri oggetti è qualcosa del quale la nostra redazione si è già occupata per Telefonino.net, ma in ambito professionale questo piccolo oggetto può avere un ruolo ed una funzione ulteriore: non soltanto la sanificazione di oggetti personali, ma anche una sorta di “carezza” al cliente che torna in negozio dopo mesi di assenza, paure, tensioni e isolamento.
Si compra online, si appoggia al bancone, lo si lascia a disposizione del cliente durante il taglio di capelli o prima della manicure: bastano pochi minuti per avere smartphone, attrezzi, chiavi, banconote o quant’altro sterilizzato con una semplice luce ultravioletta specifica per la disinfezione degli oggetti depositati.