Steve Wozniak, da Apple I all'Era Wireless

Steve Wozniak, da Apple I all'Era Wireless

Il mitico ed egocentrico co-inventore del primo computer Apple ora promette di reiventare il concetto di dispositivo wireless. La curiosità è tanta
Il mitico ed egocentrico co-inventore del primo computer Apple ora promette di reiventare il concetto di dispositivo wireless. La curiosità è tanta

Los Gatos (USA) – Steve “Wizard of Woz” Wozniak, co-fondatore di Apple e personaggio simbolo della nascita del personal computing, è riemerso dalle ombre in cui si era ritirato in questi anni per fondare una nuova avventura: la “Wheels of Zeus”, o “wOz” (un gioco di parole tra il suo nick e il suo cognome), un’azienda che si occuperà di sviluppare dispositivi mobili che aiutino “la gente di tutti i giorni a tenere traccia delle cose di tutti i giorni”.

Wozniak, che insieme al compagno di scuola Steve Jobs inventò, nel lontano 1976, il primo personal computer Apple, ritiene sia giunto il momento di sviluppare una nuova classe di dispositivi elettronici di consumo che traggano vantaggio dalle molteplici tecnologie wireless oggi a disposizione e dall’attuale potenza dei processori.

“I recenti progressi nel software GPS (Global Positioning System) e nella tecnologia radio – ha spiegato Wozniak -, insieme al declino dei costi della potenza di elaborazione e del networking a due vie, rendono possibile la creazione di dispositivi e servizi davvero entusiasmanti”.

Wozniak si è già assicurato finanziamenti per 6 milioni di dollari e pare abbia attratto l’interesse di diversi altri investitori. Il sito della nuova società sarà www.woz.com , ma al momento questa URL rimanda al sito personale di Wozniak: www.woz.org .

Wozniak abbandonò Apple nel 1980 per dedicarsi a molteplici attività, dall’organizzazione di festival del rock a iniziative tese a rilassare i rapporti fra USA e Russia. Questo eccentrico personaggio, che alla fine degli anni ’70 ha attivamente partecipato al progetto dei primi computer Apple e delle relative periferiche, ha ricevuto in patria riconoscimenti come la “National Medal of Technology” e l’inserimento del suo nome nella “Inventors Hall of Fame”. È possibile leggere una delle tante biografie a lui dedicate qui .

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Pubblicato il
24 gen 2002
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