Trascorsi poco più di 15 anni dalla fondazione, datata 2008 e a opera di Noah Shanok, Mike Ghaffary e Peter deVroede, la piattaforma Stitcher dedicata ai podcast è ormai prossima alla chiusura. A renderlo noto è il messaggio comparso qualche ora fa in cima alla homepage. Recita così: Le applicazioni e l’ascolto sul Web di Stitcher si interromperanno il 29 agosto
. Non si tratta però di un addio totale e definitivo.
Podcast: SiriusXM annuncia la chiusura di Stitcher
Come si legge nelle FAQ, il brand continuerà a operare attraverso gli Stitcher Studios e mediante la rete di Earwolf per la produzione, la distribuzione e la monetizzazione dei contenuti. Ciò che è destinato a sparire a fine agosto è dunque il servizio. Una mossa decisa dalla parent company SiriusXM con la volontà dichiarata di spostare gli utenti già acquisiti, a partire da quelli premium che hanno messo mano al portafogli, verso le proprie formule di sottoscrizione.
L’esperienza però cambierà ed è tutta da valutare la reazione del pubblico, considerando anche e soprattutto come le alternative disponibili all’interno del mondo dei podcast di certo non manchino. Tra i punti di forza da sempre apprezzati, fondamentali nel tempo per acquisire nuovi iscritti e per fidelizzarli, vale la pena citare un’interfaccia user friendly, un accesso semplice e immediato al vasto catalogo e un sistema apprezzato per i consigli in merito a cosa ascoltare. In passato hanno contribuito al successo alcuni contenuti originali ed esclusivi come e Freakonomics Radio e The Video Archives Podcast con la partecipazione del regista Quentin Tarantino.
Nel luglio 2020, la piattaforma Stitcher è stata oggetto di un’acquisizione da 325 milioni di dollari da parte di SiriusXM, lo stesso gruppo newyorkese che dal 2018 controlla lo storico servizio di streaming Pandora. In precedenza era passata sotto il controllo di Deezer (nel 2014) e di Midroll Media (nel 2016).