La Commissione Europea ha aggiornato la strategia industriale 2020 annunciata lo scorso anno prima dello scoppio della pandemia COVID-19. Le novità tengono quindi conto dell’emergenza sanitaria per rafforzare la resilienza del mercato unico, ridurre la dipendenza dalle importazioni e accelerare la transizione verde e digitale dell’industria.
Nuova strategia industriale europea
La versione aggiornata della strategia industriale europea conferma le priorità stabilite a marzo 2020, includendo nuove misure che permetteranno di raggiungere gli obiettivi prefissati. In particolare, la crisi sanitaria ha evidenziato la necessità di rafforzare la resilienza del mercato unico, ad esempio mediante soluzioni che garantiscano la libera circolazione di persone, beni e servizi in caso di eventuali crisi future.
La Commissione intende inoltre attuare pienamente la direttiva sui servizi per assicurarsi che gli stati membri rispettino gli obblighi vigenti, migliorare la vigilanza del mercato accelerando la digitalizzazione delle attività di ispezione dei prodotti e raccolta dei dati, approvare investimenti a sostegno delle PMI, implementare sistemi alternativi di risoluzione delle controversie dovute ai ritardi nei pagamenti alle PMI e predisporre misure per affrontare i rischi di solvibilità che gravano sulle PMI.
Come dimostra la carenza di chip, un aspetto molto importante è la dipendenza (tecnologia e industriale) dai paesi extra UE. L’obiettivo della Commissione è raggiungere l’autonomia in almeno sei aree strategiche: materie prime, batterie, sostanze attive farmaceutiche, idrogeno, semiconduttori e tecnologie cloud/edge. È già previsto il lancio di alleanze industriali per processori e tecnologie dei semiconduttori, dati industriali e tecnologie edge/cloud, ma sono possibili anche alleanze per lanciatori spaziali e aviazione ad emissioni zero.
Sono infine previste nuove misure per la transizione verde e digitale, tra cui percorsi di transizione per una migliore comprensione della portata e dei costi degli interventi necessari, l’elaborazione di un quadro normativo coerente e l’aggiornamento delle competenze per sostenere la duplice transizione.