Entro il mese prossimo, il nostro paese disporrà di una Strategia Nazionale di Cybersicurezza. A definirla sarà la neonata Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Lo ha reso noto il direttore generale Roberto Baldoni, nello stesso intervento davanti alle telecamere di Adnkronos in cui sono stati svelati nuovi dettagli a proposito dell’attacco che ha colpito il Ministero della Transizione Ecologica.
Strategia Nazionale di Cybersicurezza: 85 obiettivi
Si comporrà di un totale pari a 85 obiettivi da raggiungere in un periodo complessivo di quattro anni, entro il 2026. A monitorarne i progressi sarà direttamente ACN. Queste le parole di Baldoni.
A maggio usciremo con la nostra Strategia Nazionale di Cybersicurezza. È una strategia molto innovativa nel suo genere che prenderà un quadriennio, puntando al 2026. All’interno di questo percorso ci sono tanti obiettivi che dovranno essere raggiunti e che l’Agenzia sarà lì a controllare: sono 85. Sarà un percorso importante per il nostro paese.
Ci sarà tempo e modo per passare in rassegna tutti i punti che andranno a comporre la strategia. Alcuni riguarderanno inevitabilmente le strutture sanitarie, definite in alcuni casi particolarmente esposte
al rischio di violazioni.
Le allerte, per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, sono fondamentalmente legate agli operatori energetici, finanziari e telco. A livello nazionale, anche in relazione alla piaga del cybercrime che non si ferma durante la guerra, abbiamo le infrastrutture sanitarie in alcune parti particolarmente esposte.
Un attacco rivolto a un ospedale può avere conseguenze potenzialmente disastrose. Ne abbiamo scritto più volte su queste pagine: dalla paralisi del sistema sanitario irlandese al decesso di una donna provocato in Germania da un ransomware.
A proposito di cyberwar, Baldoni sottolinea come l’aumento dei tentativi di violazione registrato in concomitanza con l’esplosione della guerra in Ucraina non andrà in archivio una volta raggiunto il cessate il fuoco.
Quando finirà il conflitto ucraino con le armi, speriamo il più presto possibile, continuerà la cyberwar. Così come c’era prima, ci sarà dopo. Probabilmente, dopo l’avremo ancora più accentuata, perché le distanze tra alcuni blocchi saranno più profonde. Ci dobbiamo preparare anche a questo e dobbiamo correre, perché di tempo non ce n’è più tanto.