Lo streaming ha risollevato il mercato discografico negli ultimi anni, trascinandolo fuori da un lungo periodo buio provocato dal calo delle vendite di supporti fisici e download digitali, contribuendo al tempo stesso a soffocare il fenomeno della pirateria. Tra i protagonisti di questo segmento di mercato in forte espansione c’è anche Amazon, con la sua offerta che si differenzia in Prime Music (2 milioni di brani, gratis per gli abbonati Prime) e Music Unlimited (50 milioni di canzoni, servizio a pagamento).
La crescita di Amazon Music Unlimited
Quest’ultimo è quello che secondo uno studio condotto da Midia Research e riportato sulle pagine del Financial Times ha fatto registrare la crescita più forte nel corso dell’ultimo anno: +70% nel numero di account premium, ben più dei suoi diretti concorrenti. Tagliato il traguardo dei 32 milioni di abbonati in aprile. Per fare un esempio, il leader Spotify (100 milioni) si è fermato a un +25% prendendo in considerazione lo stesso periodo. Un incremento, quello della piattaforma Amazon, legato a doppio filo alla messa in campo di una strategia capace di dare i suoi frutti, che passa anzitutto da una profonda integrazione con l’assistente virtuale Alexa e con i dispositivi della linea Echo.
Determinanti anche le promozioni, come quella che fino al 16 luglio, in vista del Prime Day 2019, consente agli utenti Prime che non hanno ancora provato il servizio di ottenere quattro mesi di abbonamento premium a 0,99 euro.
Target e funzionalità dei servizi
A innescare il trend di crescita anche la scelta di rivolgersi a un target sul quale i competitor non si sono concentrati: Music Unlimited è la piattaforma preferita dall’utenza adulta. Facciamo riferimento al grafico riportato di seguito, pubblicato dal Financial Times, per capire come nelle fasce d’età 45-54 anni e 55+ quello di Amazon sia il servizio più diffuso almeno negli Stati Uniti. Tra i giovanissimi (16-24 anni) domina invece Spotify.
L’intenzione di Amazon è quella di recuperare il terreno perduto nei confronti della concorrenza diretta a causa di un lancio tardivo, aggredendo il mercato con offerte mirate e puntando a una fascia di utenti ancora non conquistata dalle alternative. L’esperienza nel settore di certo non manca al gruppo di Bezos, che fin dagli anni ’90 vende CD e vinili attraverso il proprio e-commerce, offrendo tra le altre cose la comoda funzionalità AutoRip che permette di ottenere una copia digitale degli album e dei singoli acquistati da ascoltare in streaming senza alcuna spesa aggiuntiva.