Nuovi dati snocciolati dalla società d’analisi NPD Group , ad illustrare la continua crescita delle radio su Internet oltre che dei vari servizi musicali on-demand. Negli ultimi tre mesi, il 50 per cento dei netizen statunitensi (96 milioni) ha dichiarato di utilizzare piattaforme digitali per l’ascolto legale di album e singoli.
Un grande successo per Pandora e altri servizi radio, sfruttati dal 37 per cento degli utenti a stelle e strisce. Appena un punto in meno per YouTube, Vevo e Spotify, e l’ascolto su richiesta in streaming. Rispettivamente, gli utenti complessivi di radio online e piattaforme on-demand sono aumentati del 27 e del 18 per cento rispetto allo scorso anno .
In parallelo , il numero di consumatori nel mercato discografico classico è diminuito del 16 per cento, così come è stata registrata una diminuzione – 4 per cento – dell’audience per le stazioni radiofoniche AM/FM. Stando alle stime di NPD Group , la crescita delle piattaforme digitali continuerà nei prossimi anni, perché gli ascoltatori avrebbero rimpiazzato CD fisici e download digitali con le playlist di servizi come Spotify e Pandora .
Cambiano così le abitudini di consumo musicale dei netizen a stelle e strisce, che nel 21 per cento dei casi non ascoltano più un CD su un dispositivo non-computerizzato . La stessa pratica di trasferimento di un brano digitale su un lettore portatile sarebbe decaduta in una percentuale uguale. Ad esempio, il 34 per cento degli utenti di Pandora preferisce ascoltare musica in mobilità, attraverso smartphone o applicazioni collegate all’auto.
Mauro Vecchio