La Guardia di Finanza di Barletta ha scoperto una centrale di trasmissione abusiva dei canali della piattaforma Sky. L’attività di indagine ha permesso di individuare un locale a Canosa di Puglia utilizzato per ospitare le apparecchiature necessarie all’invio del segnale della pay TV a migliaia di utenti.
Streaming illecito dei canali Sky
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Barletta hanno trovato nel locale 5 computer ad alte prestazioni, 33 decoder e 12 encoder. Al momento dell’accesso, tutte le apparecchiature erano funzionanti e operative, quindi sarà possibile individuare anche gli utilizzatori finali, quasi certamente “abbonati” al servizio illegale.
La Guardia di Finanza scrive infatti che l’analisi dei materiali sequestrati permetterà di individuare i nominativi degli utenti e valutare eventuali procedimenti a loro carico. Il gestore della centrale di trasmissione abusiva è stato denunciato a piede libero. La legge n. 93 del 14 luglio 2023, entrata in vigore l’8 agosto, prevede pene piuttosto severe: reclusione fino a tre anni e sanzioni fino a 15.493 euro.
Le Fiamme Gialle sottolineano che
La violazione dei diritti di proprietà intellettuale costituisce un’attività illecita estremamente lucrativa per le organizzazioni criminali, generando al contempo notevoli danni all’economia legale, per la distorsione della concorrenza e per la cospicua evasione fiscale generati da tale diffuso traffico illecito.
Entro il mese di novembre dovrebbe essere attivata la piattaforma che permetterà di eseguire il blocco automatico dello streaming illegale entro 30 minuti dall’inizio della trasmissione (ingiunzioni dinamiche).
All’inizio di settembre, AGCOM aveva chiesto e ottenuto l’oscuramento di 45 siti pirata. Questo è solo un “assaggio” di quello che accadrà con l’attivazione della piattaforma. Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM, ha confermato che verranno perseguiti anche gli utenti che usano una VPN.