Oltre un miliardo di euro in tre anni. Si tratta della somma persa dalle società di calcio e dai broadcaster a causa dello streaming pirata, secondo Luigi De Siervo. L’amministratore delegato della Lega Serie A ha rilasciato questo commento durante un convegno organizzato a Venezia nell’ambito della Mostra internazionale d’arte cinematografica. A settembre dovrebbero iniziare i test per la piattaforma che consentirà di bloccare i siti entro 30 minuti.
Ingiunzioni dinamiche e blocco rapido
Il tavolo tecnico per stabilire i requisiti della piattaforma è stato convocato per il 7 settembre. La legge n. 93 del 14 luglio 2023, nota come legge anti-pirateria, stabilisce che gli ISP dovranno bloccare la risoluzione DNS dei nomi di dominio dei siti pirata entro 30 minuti dall’ingiunzione dinamica emanata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in seguito alla segnalazione dei broadcaster (DAZN e Sky). La suddetta piattaforma automatizzerà la procedura.
L’amministratore delegato ha dichiarato che i test inizieranno entro settembre. De Siervo ha spiegato che la Lega Serie A lavora con sei aziende per tracciare e individuare i server illegali. Lo streaming pirata ha causato danni per oltre un miliardo di euro in tre anni e la perdita di 10.000 posti di lavoro.
Per quanto riguarda invece i diritti TV della Serie A per le stagioni 2024-29, DAZN, Sky e Mediaset hanno presentato le offerte vincolanti il 26 luglio. Le società decideranno se accettare o meno entro il 15 ottobre. In alternativa potrebbe essere aperto un nuovo bando, ma la soluzione più probabile è l’apertura delle buste con le sei offerte per la creazione di un canale della Lega Serie A.