La legge contro la pirateria audiovisiva, approvata a metà luglio, non viene ancora applicata per motivi tecnici. Tuttavia, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha già ottenuto l’oscuramento di 45 siti pirata che hanno trasmesso le partite delle prime due giornate di Serie A e B.
Un piccolo “antipasto” dell’azione repressiva
L’intervento dell’autorità è stato sollecitato dalle numerose segnalazioni inviate da DAZN, in qualità di titolare dei diritti per la trasmissione delle partite dei campionati di Serie A e B. AGCOM ha quindi emanato diversi ordini cautelari ai sensi dell’articolo 9-bis del regolamento sul diritto d’autore online (delibera 680/13/CONS).
Grazie alla collaborazione con gli ISP, l’autorità ha ottenuto la disabilitazione dell’accesso a 45 siti pirata che hanno trasmesso illegalmente le partite delle prime due giornate di Serie A e B, violando quindi i diritti d’autore. Questo però è solo un piccolo “antipasto” di quello che accadrà in futuro.
AGCOM evidenzia nel comunicato stampa che la sua attività di contrasto allo streaming illegale verrà rafforzata dalla legge n. 93 del 14 luglio 2023, nota come legge anti-pirateria. Come riportato da alcuni quotidiani a fine agosto, i siti non possono ancora essere bloccati entro 30 minuti.
Il motivo è puramente tecnico. Manca la piattaforma che consentirà di emanare le cosiddette ingiunzioni dinamiche, ovvero di disattivare l’accesso ai siti pirata entro 30 minuti. A fine luglio, AGCOM ha modificato il regolamento con la delibera 189/23/CONS.
L’articolo 6 comma 2 della legge prevede la convocazione di un tavolo tecnico, entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore (8 agosto), per stabilire i requisiti della piattaforma. La convocazione è stata fissata per il 7 settembre.
Aggiornamento (8/09/2023): AGCOM ha avviato il tavolo tecnico per stabilire le attività necessarie alla messa in opera della piattaforma.