La conquista del mappamondo globale in stile Risiko messa in atto da Google per estendere i propri territori sembra trovare sempre nuovi ostacoli. Il tema ricorrente, come ormai noto, è quello della privacy che, stando ai detrattori di Street View, Google violerebbe in maniera sistematica. Dopo lo stop imposto dalle autorità greche, Google si trova ad affrontare le proteste del Giappone, che hanno spinto colosso di Mountain View ad effettuare nuovamente l’acquisizione del materiale fotografico per fornire un servizio in linea con le aspettative della popolazione e delle autorità nipponiche.
In particolare, secondo quanto pubblicato dal blog ufficiale di Google Japan, in molti si sarebbero lamentati dell’eccessiva altezza a cui sono poste le telecamere rotanti poste sui tetti delle Googlecar, ad un’altezza tale da catturare ciò che avviene dietro ai vetri delle finestre e nei giardini privati delle abitazioni dei cittadini. In tal senso va anche considerata la tipologia architettonica che predomina in molte costruzioni del paese nipponico, caratterizzata da costruzioni non molto alte e poste a poca distanza dalla strada.
La soluzione è stata presto trovata: Google ha deciso di abbassare di 40 centimetri l’altezza delle telecamere, in modo da garantire sia l’efficienza del servizio che la privacy dei cittadini. Ma non è solo questo il problema riscontrato al servizio nel paese del Sol Levante, dal momento che molti utenti si sarebbero lamentati anche dell’assenza del sistema di blurring di volti e targhe automobilistiche che in alcuni luoghi sarebbe stato del tutto assente.
Anche in questo caso Google si è detta disposta a correggere l’errore, applicando il sistema di auto-offuscamento che sembra però non funzionare in maniera egregia. Da quanto è possibile vedere facendo un giro sulle strade virtuali del servizio, per Google non esistono mezzi termini: si passa dalla totale assenza all’eccesso di zelo, che porta ad oscurare anche i volti disegnati in insegne e cartelloni pubblicitari.
In attesa di completare nuovamente l’acquisizione delle immagini sul suolo nipponico, BigG attende ancora una risposta dalle autorità greche, che hanno di recente imposto lo stop alle Googlecar in attesa di ulteriori chiarimenti in materia di privacy. Comunque, nulla sembra poter fermare Google: il servizio sembra essere destinato ad espandersi anche in aree in cui è vietata la circolazione dei veicoli a motore, così come dimostrato dai recenti avvistamenti di mega-tricicli con su impresso il marchio dell’azienda. Questi veicoli, equipaggiati con ben 8 cam ad alta risoluzione, potrebbero rivelarsi molto utili per espandere la copertura di Street View anche in luoghi pubblici e di interesse come parchi ed aree verdi.
Vincenzo Gentile