I tedeschi hanno le idee chiare su Street View: il servizio di mappatura delle strade offerto da Google non varrebbe la loro privacy. Neanche una foto esterna delle proprie abitazioni. E governo e cittadini sembrerebbero tendenzialmente concordi.
Continua in parlamento il dibattito lanciato dal Ministro degli Interni sulla possibilità di rendere più stringenti le regole sulla privacy con una nuova normativa. La possibilità aveva spinto Google a sottolineare i rischi che “vi sarebbero potuti essere a causa dell’ampio impatto che un intervento del genere significherebbe”, in particolare per tutte quelle aziende che lavorano con la mappatura.
Le preoccupazioni delle autorità avevano spinto Mountain View a pubblicizzare, per placare gli animi del legislatore teutonico, l’opzione opt-out per i cittadini tedeschi che vogliono che le proprie case siano rese irriconoscibili sul servizio Street View: scadenza a metà di ottobre per tutti i tedeschi intenzionati a far sapere a Big G che non vogliono le proprie abitazioni online.
Secondo Der Spiegel , intanto, ad aderire all’esclusione sarebbero stati già centinaia di migliaia di tedeschi . Talmente tanti, insomma, che il rappresentante dell’authority per la privacy di Amburgo ha espresso i suoi dubbi circa la capacità di registrare correttamente tutte le richieste di esclusione.
Intanto, per concludere il giro del mondo delle opposizioni al servizio di mappatura di Mountain View, arriva l’ indagine delle autorità di Taiwan : Street View non avrebbe provveduto ad oscurare tutti i volti e le targhe immortalate nelle proprie fotografie.
Claudio Tamburrino