Si tratta della multa più pesante mai comminata dai vertici della Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés (CNIL) in terra francese. Google dovrà così versare una somma pari a 100mila euro , per aver raccolto senza autorizzazione una massiva quantità di dati personali che fluivano a mezzo WiFi.
L’azienda di Mountain View è stata dunque punita per gli errori commessi dal suo servizio di mappatura stradale Street View, che aveva portato le ormai note Googlecar a risucchiare inavvertitamente informazioni relative ad indirizzi di posta elettronica, password e transazioni bancarie .
Una leggerezza che aveva destato non poche preoccupazioni, in particolare da parte dai vari organi nazionali a tutela della privacy dei netizen. Secondo i vertici di CNIL, la raccolta accidentale dei dati da parte di Google costituirebbe una pratica illecita , sanzionabile secondo le leggi francesi.
BigG avrebbe così beneficiato a livello economico dai dati ottenuti per sbaglio , non disdegnandone il successivo sfruttamento in barba agli avvertimenti della stessa autorità. Un legale di Google ha subito sottolineato come l’azienda di Mountain View sia ancora dispiaciuta per quanto accaduto.
I legali della Grande G avranno ora due mesi di tempo per ricorrere in appello, mentre altri paesi europei riflettono su una sanzione simile a quella comminata da CNIL. Il colosso californiano provvederà ora all’ eliminazione dei dati risucchiati per errore in terra francese.
Mauro Vecchio