Stretta pirateria, anche Agenzia per la Cybersicurezza contro pezzotto e IPTV

Stretta pirateria, anche Agenzia per la Cybersicurezza contro pezzotto e IPTV

La stretta contro pezzotto e IPTV viene condivisa anche dall'Agenzia per la Cybersicurezza: ecco le ultime dichiarazioni in merito.
Stretta pirateria, anche Agenzia per la Cybersicurezza contro pezzotto e IPTV
La stretta contro pezzotto e IPTV viene condivisa anche dall'Agenzia per la Cybersicurezza: ecco le ultime dichiarazioni in merito.

Continua la battaglia delle autorità e del Governo contro pezzotto e IPTV. Dopo che la proposta di legge è passata alla Camera all’unanimità, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale si è unita alle dichiarazioni del Garante delle Comunicazioni (AGCOM), confermando che si muoverà in maniera congiunta con quest’ultimo – e i provider dei servizi in streaming, ovvero le società che vendono gli abbonamenti – al fine di realizzare una tecnologia in grado di interrompere le trasmissioni illegali entro 30 minuti dal loro inizio.

Coordinarsi contro la pirateria

Come ripreso da Calcio e Finanza, tra le novità chiave del nuovo disegno di legge non v’è solamente la necessità di un’azione coordinata tra l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, AGCOM e fornitori di servizi, bensì anche la rimozione della facoltà di ascoltare le ragioni dei pirati prima di confermare l’interruzione delle trasmissioni e l’eliminazione dei siti Web coinvolti nello streaming illecito.

Calcio

Proprio in questa nuova era della lotta contro la pirateria l’AGCOM assumerà dieci persone al fine di formare un team dedicato, e a supportare il suo funzionamento saranno sia il Garante, sia le società editoriali: pertanto, DAZN, Sky e i titolari del copyright di film, serie TV e altri contenuti multimediali dovranno versare un contributo.

Per il commissario AGCOM Massimiliano Capitanio “l’Italia è il primo Paese in Europa a sfidare le mafie digitali”, mentre secondo Mauro Berruto (PD), la lotta alla pirateria riguarderà anche libri e giornali, settore per il quale le autorità stanno combattendo da diversi anni. Arginare la diffusione dei tipici PDF e documenti correlati alla carta stampata non è mai stato semplice, specialmente su canali come Telegram.

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Pubblicato il
26 mar 2023
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