Parigi – Un inizio di luglio indimenticabile per i circa 400 giovani di oltre 60 paesi che sono accorsi a Parigi per partecipare alle finali internazionali di Imagine Cup , la competizione di sviluppo software che Microsoft organizza ormai da qualche anno. Il tema dell’edizione 2008 richiedeva la presentazione di soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita e al tempo stesso rispettare l’ambiente. Ogni gruppo vincitore a livello nazionale ha potuto prendere parte all’evento conclusivo nella capitale francese con la possibilità di presentare alla platea il progetto in lingua inglese.
Il blog imaginecupfinalparis , aggiornato in continuazione, contiene numerose foto e informazioni riguardanti le diverse attività giornaliere dei ragazzi, con tanto di interviste alle squadre. Alcuni testimoni ammettono che il livello qualitativo dei progetti in gara è piuttosto elevato.
Gli studenti indiani, ad esempio, hanno presentato un sistema informatico che, mediante l’installazione di sensori, permette di monitorare lo stato dei campi coltivabili in modo da agire sulle zone che hanno bisogno di manutenzione.
“La maggior parte dei programmi in concorso merita il primo premio – racconta a Punto Informatico nel corso di un colloquio telefonico Emanuele Arpini , Academic Marketing Manager di Microsoft e accompagnatore del team italiano – Un gruppo di ragazzi irlandesi è arrivato guidando un prototipo di automobile biodiesel”.
L’onore di rappresentare l’Italia è toccato a Denis Roman Fulin , Marco Petrucco , Andrea Calligaris e Mauro De Biasio , provenienti dall’Università di Udine. I ragazzi hanno illustrato Shining Bits , un sistema che permette agli utenti di rilasciare feedback riguardanti un caso pratico, come ad esempio la riqualificazione di un’area urbana. Il software, inoltre, elabora in modo automatizzato le parole inserite nei vari interventi generando così rappresentazione in 3D.
Per dovere di cronaca bisogna comunicare che i ragazzi purtroppo non sono riusciti ad accedere al turno successivo nella kermesse parigina, tuttavia sono rimasti piacevolmente colpiti dall’impeccabile organizzazione: “L’atmosfera tra i partecipanti è molto amichevole – ha dichiarato Petrucco a Punto Informatico – Lo spirito di collaborazione e stima prevale su quello prettamente competitivo. Un’occasione per ampliare nuovi contatti con studenti di altri atenei”.
Marco prosegue dichiarando che alcuni progetti in gara avrebbero le carte in regola per essere inseriti in un contesto di business, altri contengono caratteristiche innovative che meritano attenzione. Già, l’attenzione. Trovare investitori in grado di credere e finanziare un progetto non è mai semplice, soprattutto in Italia . Sono tanti, troppi, i cervelli che emigrano all’estero in cerca di un posto di lavoro nel campo della ricerca, attratti anche da migliori retribuzioni.
Microsoft, tuttavia, non era a Parigi solo per guardare e farsi pubblicità. Il ruolo del colosso di Redmond non è, infatti, soltanto quello di concedere un momento di gloria ai ragazzi limitato al concorso Imagine Cup. I più meritevoli hanno l’opportunità di fare colloqui e trovare un impiego presso aziende IT oppure all’interno della stessa Microsoft: “Siamo inoltre in contatto con alcuni incubatori finanziari che si interessano di trovare fondi che permetteranno di inserire in un contesto lavorativo alcuni progetti. L’ottica futura è quella di premiare anche la migliore start up italiana”, conclude Arpini.
Gianluca Masina