Su ADSL, Assoprovider sbrana Telecom

Su ADSL, Assoprovider sbrana Telecom

Più che un comunicato stampa, la nota dell'associazione dei piccoli operatori assomiglia ad un grido di battaglia. Sui prezzi l'ex monopolista giocherebbe sporco
Più che un comunicato stampa, la nota dell'associazione dei piccoli operatori assomiglia ad un grido di battaglia. Sui prezzi l'ex monopolista giocherebbe sporco


Roma – “Assoprovider dichiara guerra a Telecom Italia per l’offerta Turbo-Internet, basata su tecnologia ADSL”: inizia così la nota diffusa ieri dall’associazione che raccoglie circa 200 medi e piccoli provider italiani.

Assoprovider , che in passato aveva attaccato Telecom sulla questione freenet prima di firmare il famoso accordo delle 11 lire sottoscritto anche da AIIP , sostiene che “l’offerta Telecom verte semplicemente a riportare il mercato a logiche ante liberalizzazione e di evidente monopolio”.

Per sostenere la tesi, l’associazione ha spiegato che “Telecom offre la connessione ADSL ad Internet al pubblico ad un canone bimestrale di Lit. 291.700+IVA, oltre ad un costo di attivazione di Lit.250.000+IVA. Un Provider che volesse fornire lo stesso servizio ed aderisse all’offerta minima, che implica un lotto di 10 porte verso i propri clienti e l’intestazione di una porta ATM con trasporto di 1 Mbits, affronterebbe un costo per cliente di Lit. 700.000+IVA al bimestre, esclusi i costi di installazione della porta ATM sia presso sua sede, sia presso la sede del proprio cliente, sia i costi di banda internet”.

Nella nota Assoprovider segnala “un’altra importante implicazione dell’offerta ADSL di Telecom Italia: ad oggi non ci risulta sia stato ancora consegnato all’Authority da parte di Telecom un rapporto con l’analisi dei costi dei CDN, in modo da poter orientare al costo, così come raccomandato dalla UE, il prezzo dei circuiti. Si tratta di una documentazione importante per poter avere riferimenti, sia per le istituzioni che per i players del mercato. Di fatto Telecom utilizza tecnologia xDSL per realizzare in ambito urbano i circuiti CDN”.

Gli operatori di Assoprovider, che si riservano di ricorrere all’ Autorità per le TLC , denunciano che “gli apparati (modem) che vengono intestati in casa del provider e in casa dell’utente,sia che scelga un linea dedicata a circuito numerico (CDN) sia che scelga una connessione Adsl (dopo il classico doppino di rame proveniente dalla centrale), sono in tecnologia xDSL. Allora perchè l’offerta Telecom di connessione ad internet in Adsl costa Lit. 291.700+IVA al bimestre con 640Kbits in ricezione e 128Kbits in trasmissione, quando un CDN a 512Kbits (…analogo come trasporto dati, e per convenzione 5 Km di distanza punto punto, minima distanza tariffaria) costa Lit. 3.270.000 al bimestre, di solo trasporto, esclusa la banda Internet?”

Intanto Silvio Traversa, commissario dell’authority, ha spiegato che su ADSL “il gruppo di lavoro concluderà l’esame della proposta tariffaria di Telecom Italia entro tre settimane, così come stabilito”.

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Pubblicato il
4 feb 2000
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