Telefono Antiebay, osservatorio di Telefono Antiplagio sulle compravendite online, ha annunciato di aver inviato una segnalazione al Ministro per le Attività ed i Beni Culturali, Francesco Rutelli sulla vendita all’incanto di reperti archeologici su eBay.
Sono tre, in particolare, i link individuati dall’associazione che presenterebbero aste non in regola con la legge. “La normativa italiana – si legge in una nota – prevede che se non si è in grado di dimostrare la legittima provenienza dei reperti (non basta la ricevuta fiscale del venditore, né quella della vincita all’asta) è obbligatorio comunicare al Ministero per le Attività ed i Beni Culturali o alla Sovrintendenza di appartenenza l’avvenuto acquisto, presentando l’oggetto da far visionare ad un archeologo, con due fotografie, insieme alle ricevute della compravendita. Dopo di che sarà rilasciata autorizzazione scritta a possedere il bene. Se non si segue questa procedura, chiunque puo’ essere denunciato per ricettazione ed omissione di comunicazione all’autorità competente”.
Gli oggetti nel mirino dell’associazione si trovano qui , qui e qui . Si tratta cioè di oggetti che i venditori descrivono come “pezzi della Valle dei Templi di Agrigento – Tempio di Ercole”, “testa in marmo bianco dell’imperatore Settimio Severo del II o III secolo d.C., con tanto di iscrizione” (base d’asta: 9.000 dollari); “svariati lotti di monete romane”.
Secondo Telefono Antiplagio il Ministro dovrebbe informare i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale affinché siano predisposte opportune indagini atte anche all’eventuale rientro in Italia di reperti che dovessero essere stati sottratti illegalmente.