Sia che amiate o odiate il presidente eletto Donald Trump, questa faccenda potrebbe riguardarvi. Il quotidiano americano Washington Post ha creato un plugin per Chrome, chiamato “RealDonaldContext”, che in 140 caratteri permette di leggere in modo automatico i commenti ai tweet del neo presidente, verificandone la correttezza. Trump, infatti, è un utente molto attivo del social network, con 17,4 milioni di followers. Le sue esternazioni, però, spesso hanno fatto discutere e sono risultate non veritiere.
Il plugin del quotidiano americano si propone di controllarne proprio la veridicità, andando anche a frugare nel passato, cioè nei tweet scritti durante la lunga campagna elettorale che lo ha visto vincitore sulla candidata democratica. I nuovi tweet saranno aggiunti quasi in tempo reale: quasi, perché occorre una verifica “umana” del contenuto delle frasi scritte da Trump.
“Il principale mezzo di comunicazione di Donald Trump con il suo pubblico è l’account Twitter” si legge nel Chrome Web Store. “Sfortunatamente, i suoi tweet non sono sempre accurati, per via di errori o intenzionalmente”. Il team dei correttori del Washington Post ha deciso così di contribuire ad assicurare che il pubblico riceva informazioni il più accurato possibile, creando questa estensione, che aggiunge maggiore contesto o correzioni alle cose che Trump twitta”.
Non sorprende che sia stato proprio il Washington Post a tirare fuori uno strumento che contribuisce a smascherare le dichiarazioni di Trump, dal momento che il giornale è di proprietà di Jeff Bezos. Durante la campagna per le presidenziali, Trump ha messo i reporter del Post sulla lista nera perché il proprio consiglio editoriale, a settembre, aveva definito “squallide” le sue pratiche affaristiche.
Un altro esempio riguarda un tweet in cui Trump ha usato toni dispregiativi nei confronti di Vanity Fair . RealDonaldContext spiega che questo può essere stato provocato “da una cattiva recensione del ristorante che si trova nella Trump Tower”, aggiungendo un link alla recensione stessa. Oppure, il caso in cui Trump ha dichiarato che Hillary Clinton era “illegale”: l’estensione indica che il tweet è “scorretto o falso”. Una sorta di fact-checking in tempo reale, insomma. Il Washington Post afferma che il plugin è “uno strumento che fornisce il contesto ai tweet di Trump” e che è “ancora allo stadio iniziale”. L’estensione si può scaricare gratuitamente dallo store di Chrome .
Pierluigi Sandonnini