“Il movimento FLOSS (Free Libre and Open Source) sta inesorabilmente rivoluzionando la tecnologia e il modo in cui questa viene utilizzata dalle imprese e della gente”. Questo l’incipit del 2020 FLOSS Roadmap , un rapporto redatto da un gruppo di supporter dell’open source e del free software e presentato presso l’ Open World Forum di Parigi.
Secondo lo studio, che tenta di predire l’evoluzione del mercato open source da qui al 2020, il software libero/aperto è destinato a guadagnare sempre più importanza, soprattutto nel mondo aziendale. Gli analisti prevedono che, per il 2012, il FLOSS rappresenterà il 30% del mercato del software e dei servizi IT, contribuendo in modo determinante a ridurre il digital divide tra ricchi e poveri.
Nei prossimi anni, prevede ancora lo studio, le reti sociali e i servizi di cloud computing faranno un uso sempre più massiccio degli standard del Web e del software FLOSS, consentendo alle persone di interagire con amici, governi e aziende. Infine, il FLOSS sarà al centro dei datacenter “verdi” e degli altri modelli di computing a “basso impatto ambientale”.
Ma tutto ciò non si avvererà per magia, avvertono gli esperti. Perché il FLOSS possa davvero continuare a crescere ed evolversi, investitori, legislatori, formatori, elettori e persino consumatori dovranno fare la loro parte: i governi favorendo gli standard e le tecnologie aperti; gli investitori, finanziando la ricerca delle tecnologie più strategiche e cruciali per il FLOSS; i formatori, migrando i propri corsi verso piattaforme aperte; gli elettori e i consumatori (l’ultima categoria sovrainsieme della prima) votando i politici che sostengono il FLOSS e prediligendo prodotti basati su standard e software aperti.
Tra coloro che hanno contribuito a redigere il 2020 FLOSS Roadmap vi sono gli esponenti di molte aziende e organizzazioni, tra le quali IBM, Siemens, Sun, Libera Università di Bolzano, Eclipse Foundation, Google e Apache Software Foundation.