Web (internet) – “Vorrei segnalare, tra le reazioni della stampa all’attacco a Yahoo, Amazon, ecc., l’articolo di Vittorio Zucconi su Repubblica del 10/02 che si segnala per i toni enfatici, retorici e pomposi e per l’alto livello di incompetenza dell’autore, incompetenza anche giornalistica (gli si perdonerebbe quella tecnica).
Secondo il Nostro “…l’intero edificio di Internet vacilla…” in seguito all’attacco di quelli che egli chiama tout court “anarchici”: sembra di essere ritornati ai tempi della strage di Piazza Fontana e del mostro Valpreda. Ma, anche in questo periodo di revisionismo, si vorrà riconoscere a Marx la bontà dell’affermazione che, quando la storia si ripresenta, lo fa sotto forma di farsa.
E ‘ curioso poi come dei siti solo ed esclusivamente commerciali (niente di male per carità, ma certamente non delle organizzazioni di volontariato) vengano enfaticamente definiti “libreria universale” (Amazon), “lo stendardo più odiato e visibile della nuova comunicazione senza confine (CNN) e “il principale ponte levatoio…..per raggiungere la città del nuovo sapere” (questo sarebbe Yahoo!!!!). Si scade poi francamente nel ridicolo con E-Bay, “dove ricchi e poveri, uomini e donne, indiani e cinesi si possono contendere prodotti di ogni genere”. Il lettore non avrà potuto fare a meno di immaginare, nelle periferie di Benares e Shangai, le sterminate folle armate di palm top che rilanciano le loro offerte per cristalleria, antiquariato e quant’altro, il tutto in un’atmosfera di sana competizione ma col sorriso sulle labbra.
L’ipotesi, avanzata da più parti, di guasti tecnici e/o di una manovra tesa a creare la solita cornice ad un'”emergenza” (dopo quelle, in ordine di tempo, sui pedofili in rete, l’influenza killer, i barboni che muoiono di freddo, gli amanti di Montecastrilli) mediatica tesa magari a imporre regole e limitazioni all’uso della rete, manovra fatta da chi, proprio perchè è lì solo ed esclusivamente per vendere il proprio prodotto, gradirebbe misure di cyberpolizia che garantissero solo ed esclusivamente il suo profitto, non viene neanche presa in considerazione.
La colpa è degli “anarchici”, anzi dei “vermi anarchici”, simpatica espressione che non si capisce se voglia riferirsi ai prg tipo worm o a quegli spregevoli individui che, per dirla ancora con il nostro moderno maestro di Apocalissi “colpiscono con le loro cyber-bombe le cattedrali del villaggio mondiale”.
Voglia il nostro commentatore leggere, se non lo ha già fatto, la notizia riportata il giorno prima sull’operazione Darko Maver: le bufale mediatiche si possono anche compiere con stile, non è necessario l’uso di paroloni e superlativi.”