La febbre del Super Cashback rischia seriamente di compromettere la partecipazione di coloro che fin dall’inizio hanno tentato di scalare la classifica in modo corretto, accumulando una dopo l’altra le loro spese quotidiane. Le strategie escogitate dai furbetti per generare un gran numero di microtransazioni sono ormai diverse, ma una su tutte continua a tenere banco anche sulle pagine della cronaca: quella che prende di mira i benzinai. L’ultimo episodio segnalato (immaginiamo ne seguiranno altri) arriva da Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze.
Furbetto del Super Cashback a Bagno a Ripoli
A riportare la notizia è La Nazione (link a fondo articolo), parlando di ben 110 transazioni eseguite in circa due ore, ognuna delle quali con un valore medio di 0,06 euro. Come sottolineato dai gestori della stazione di servizio, questo ha reso indisponibile il rifornimento con carta agli altri clienti per tutta la notte, poiché lo strisciatore seriale si è fermato solo una volta esaurito il rotolo necessario per la stampa degli scontrini.
Il problema è ormai da lungo tempo discusso, i rappresentanti di categoria hanno più volte chiesto un intervento immediato e severo, ma nonostante le promesse formulate dalla politica a fine marzo, ad oggi non vi sono novità.
Su queste pagine abbiamo pubblicato già a gennaio un elenco di 10 proposte da prendere in considerazione per migliorare il Cashback di Stato, focalizzando l’attenzione sui punti deboli emersi, anche e soprattutto per evitare che abusi o comportamenti di questo tipo, seppur formalmente non proibiti, finiscano per inficiare la partecipazione dei milioni di cittadini che stanno aderendo in modo onesto e senza ricorrere a trucchetti.
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C’è chi ipotizza possano essere gli stessi benzinai a organizzarsi, magari imponendo un limite minimo di spesa per i pagamenti con le carte, ma non sarebbe la soluzione ideale. Ad essere chiamati all’azione sono coloro che gestiscono l’iniziativa. Con la fine del primo semestre che si avvicina a passo spedito, attendiamo novità su questo fronte.