Il Super Cashback da 1.500 euro fa gola a tanti. È lecito. Così com’è stata pensata l’iniziativa mostra però il fianco a comportamenti che sebbene non esplicitamente ritenuti illegittimi possono comunque essere etichettati come abusi. Una testimonianza arriva da Trescore Cremasco, paese da 2.800 anime della provincia di Cremona. A segnalarla il gestore di una stazione di servizio: più rifornimenti in pochi minuti eseguiti per accumulare altrettante transazioni e scalare così la classifica.
Cinque rifornimenti in pochi minuti per il Super Cashback
Qui sotto il post condiviso dal titolare Graziano Bossi per raccontare l’accaduto. Tra le 18:41 e le 18:46 l’automobilista ha eseguito al self service un totale di cinque pagamenti Bancomat rispettivamente da 5,00 euro, 5,00 euro, 2,50 euro, 2,44 euro e ancora 5,00 euro. Alla richiesta di spiegazioni il cliente non ha addotto scuse, affermando senza giri di parole di voler allungare le mani sul Super Cashback.
Breve riepilogo per chi non ha seguito le puntate precedenti. Il Super Cashback è un premio da 1.500 euro riconosciuto al termine di ogni semestre del Cashback di Stato (il primo si chiuderà a fine giugno) ai 100.000 cittadini partecipanti che nel periodo hanno eseguito il maggior numero di transazioni. Va ad aggiungersi al rimborso massimo di 150 euro ottenibile recuperando il 10% di ogni spesa pagata in negozio con uno dei metodi supportati: carte di credito o di debito, bancomat e alcune applicazioni.
P.S.: “Ma che sem adre a sbalucà” in dialetto cremasco significa più o meno “Stiamo impazzendo”. Traduzione a cura del sottoscritto, nativo del territorio che però giura di non essere il protagonista della vicenda.