Siamo al primo dei due appuntamenti settimanali su queste pagine con gli aggiornamenti sulla classifica del Super Cashback. Vediamo qual è l’evoluzione dei numeri ufficiali, quando mancano 50 giorni esatti al termine del primo semestre e all’assegnazione del bonus extra da 1.500 euro previsto dal programma Cashback di Stato.
Super Cashback: quante transazioni servono?
I dati di oggi, martedì 11 maggio, dicono che serve aver effettuato almeno 356 pagamenti per stazionare in modo temporaneo alla posizione 100.000, l’ultima di quelle disponibili. Il primo dei grafici allegati mostra la variazione registrata nel tempo, dalla seconda metà di gennaio in poi.
Calcolatrice alla mano, aumenta anche la media delle spese quotidiane da eseguire: ora sono 2,72, sempre tenendo in considerazione l’intero periodo. Guardando indietro, l’11 aprile erano 2,27, l’11 marzo 1,96 e l’11 febbraio 1,64. Del tutto lecito attendersi un ulteriore incremento da qui alla fine di giugno.
Provando a cimentarsi in una previsione, sulla base dei dati odierni, al termine del semestre dovrebbero servire almeno 492 transazioni per allungare le mani sui 1.500 euro. Anche in questo caso, un’ulteriore impennata da qui al prossimo mese e mezzo è quasi scontata, la soglia dei 500 pagamenti è ormai dietro l’angolo.
Per capire come è andata variando nel tempo la frequenza delle transazioni eseguite da chi partecipa al Super Cashback è sufficiente dare uno sguardo all’ultimo grafico, che mostra quelle eseguite mese per mese da chi si è piazzato alla posizione 100.000. Il trend al rialzo è netto (la colonna di maggio rappresenta una stima).
Gli aventi diritto al bonus extra lo riceveranno entro la fine di agosto tramite bonifico al proprio IBAN, insieme al rimborso del 10% sulle spese eseguite nei negozi, quest’ultimo fino a un massimo di 150 euro.
[gallery_embed id=175777]
Negli ultimi giorni si è tornati a parlare del problema riguardante i furbetti, coloro che pur di scalare la classifica generano un gran numero di microtransazioni ravvicinate con importi irrisori, prendendo di mira soprattutto i benzinai. Al momento, nonostante le promesse formulate, non si ha notizia di alcuna misura attuata per porvi rimedio o per penalizzare chi in questo modo rischia di compromettere la corretta partecipazione all’iniziativa da parte di tutti gli altri cittadini.