Anche maggio sta per andare in archivio, lasciando posto all’ultimo scorcio del semestre, quello che vedrà l’assegnazione del Super Cashback. La corsa per aggiudicarsi il bonus extra del Cashback di Stato è già entrata nel vivo. Diamo uno sguardo a quelli che sono i numeri attuali relativi alla classifica delle transazioni.
Aggiornamento (28/05/2021): online la classifica aggiornata a venerdì 28 maggio e la conferma della penalizzazione per i furbetti.
Super Cashback: quante transazioni servono?
Ricordiamo che i 1.500 euro finiranno nelle tasche di coloro che, a fine giugno, avranno guadagnato una delle prime 100.000 posizioni per numero di spese eseguite nei negozi o presso gli esercenti, dall’1 gennaio in poi. Ad oggi servono 440 pagamenti per stazionare all’ultimo degli slot utili.
Calcolatrice alla mano, risultano 3,03 transazioni ogni giorno considerando l’intero periodo dell’iniziativa. Focalizzando invece esclusivamente l’attenzione su maggio, la media sale a 5,44. Il trend di crescita è netto: il 25 aprile erano 2,50, il 25 marzo 2,17, il 25 febbraio 1,88 e il 25 gennaio 1,32. La variazione è rappresentata nel grafico qui sotto.
Proviamo a cimentarci in una previsione a fine giugno, scoprendo che ne serviranno almeno 549 (sempre considerando il periodo 1 gennaio – 30 giugno). Lecito attendersi un ulteriore aumento da qui al termine del periodo.
L’ultima delle immagini mette in evidenza come sia andata crescendo la frequenza delle spese di chi partecipa all’iniziativa. La colonna relativa a maggio è ovviamente frutto di una stima.
Gli aventi diritto ai 1.500 euro del Super Cashback riceveranno la somma direttamente sul conto corrente, entro fine agosto, insieme al rimborso del 10% sui pagamenti eseguiti nei negozi (quest’ultimo fino a un valore massimo di 150 euro). Una cifra, quella garantita dal Cashback, che potreste decidere di investire in azioni o in criptovalute. Per far questo, una delle piattaforme maggiormente consigliate è eToro: con la sua funzione di copy trading vi permette di seguire i consigli e i pattern di investimento degli investitori di successo, scegliendo i loro stessi asset su cui investire.
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Rimane ancora da sciogliere il nodo relativo ai furbetti, coloro che prendendo di mira soprattutto i benzinai generano un gran numero di microtransazioni ravvicinate e dagli importi irrisori, con il solo fine di scalare la classifica. Il mondo della politica ha espresso a fine marzo l’intenzione di penalizzarli, salvo poi non tornare più sul tema: auspicabile un intervento entro il prossimo mese.